L’auto a km 0 rappresenta una soluzione che permette di risparmiare in sede di acquisto di una macchina. Lo slogan è di quelli abusati: un’auto nuova al prezzo di una usata. Per poter davvero validare la massima, tuttavia, occorre mettere sul piatto della bilancia vantaggi e svantaggi. Ad esempio: perché le auto km 0 costano meno? Quando conviene acquistarle?

Cosa sono le auto a km 0

Per auto a km 0 si intende una vettura già immatricolata, targata e intestata (almeno di norma) a una concessionaria. Quest’ultima la immatricola per raggiungere obiettivi fissati dalla casa costruttrice e poi la reimmette sul mercato, pronta per la consegna. L’etichetta di auto km 0 spetta solo a quelle che non hanno superato il tetto di percorrenza di 100 chilometri.

Differenze auto km 0 – auto nuove

Tutto uguale o quasi? Non proprio. Sono infatti diverse le sfumature da cogliere e che, se abbagliati dalle luci della concessionaria, rischiano di sfuggire agli osservatori meno attenti.

  • Km percorsi: rispetto alle auto nuove, le auto km 0 hanno già una “vita”, pur breve, alle loro spalle. Ciò significa che l’acquirente diventerà il secondo proprietario del veicolo.
  • Immatricolazione: prima di venderle, il concessionario avrà già provveduto all’iscrizione al PRA.
  • Valutazione: considerato un veicolo usato, l’auto km 0 avrà un prezzo di mercato notevolmente inferiore nel momento (e nel caso) in cui si deciderà di venderla.
  • Garanzia: a meno che non sia il concessionario ad estenderla di sua iniziativa, si dimezza dai 24 mesi tradizionali a 12.

Differenze tra auto aziendali e auto a km 0

Qui il campo è decisamente più vasto. Le auto aziendali sono già immatricolate e intestate a società che le acquistano sostanzialmente tramite due formule: leasing o noleggio a lungo termine. Ciò significa che si tratta a tutti gli effetti (e non solo sulla carta) di vetture usate, sebbene a fini commerciali e non privati. Il loro prezzo sarà pertanto basso, ma sul chilometraggio non si possono avere informazioni standard.  

Auto a km 0: da quando parte la garanzia?

Rimane questa una delle domande più gettonate tra chi si appresta a virare verso un’auto a km 0. Chi la acquista non avrà diritto ai 24 mesi canonici concessi per un’auto nuova ma, di norma, a dodici mesi in meno. Tuttavia non sono pochi i concessionari che, determinati a snellire il parco macchine a propria disposizione, la prolungano fino a 24 all’atto della vendita.  

Auto km 0: vantaggi

Riempiti i piatti, non resta che porli sulla bilancia dei pro e dei contro. Partiamo dai primi.

  • Prezzo: si ottiene uno sconto considerevole per un veicolo tendenzialmente nuovo. Il costo può arrivare a scendere anche del 25%.
  • Pronta consegna: l’auto è presente in concessionaria e si potrà ottenere subito. Si abbattono così i tempi elefantiaci che servono per espletare tutte le pratiche burocratiche propedeutiche alla consegna.

Auto km 0: svantaggi

Detto della garanzia e di un handicap irrisorio come quello del chilometraggio già sostenuto, esistono altre variabili potenzialmente negative da prendere in considerazione.

  • Rivendibilità: ne abbiamo parlato in precedenza. Un’auto a km 0 viene considerata una vettura di seconda mano: qualora si decidesse di rivenderla, si dovranno fare i conti con le logiche (e i ribassi) del mercato.
  • Allestimento: “pronta consegna” significa accettare ciò che la concessionaria offre in vetrina in quel determinato momento. Si rischia di sceglierne uno altamente ricco o, al contrario, poco in linea con le vostre esigenze.
  • Immatricolazione: non è detto che la vettura scelta sia stata esposta da poco tempo. È importante richiedere la data di immatricolazione e verificare, in caso di stallo eccessivamente lungo, possibili deterioramenti del mezzo.

Cosa controllare nelle auto km zero

Se sono considerate auto economiche, qualche motivo dovrà pur esserci. Oltre a quanto suggerito finora, ovvero quello di effettuare un adeguato controllo sullo stato della carrozzeria, sarà opportuno verificare (in proprio) l’effettivo sconto praticato, consultando il prezzo al nuovo dell’automobile in questione. Inoltre non fa mai male un check “a vista” del contachilometri.

Auto km 0: chi paga il bollo?

Un’ultima raccomandazione prima di giungere alle conclusioni. Detto che in Italia è la Fiat a monopolizzare il mercato delle auto km 0 (con Panda, 500 e 500L ad occupare i primi tre posti nelle vendite) e che l’area privilegiata è il Nord, dove si registrano oltre due terzi delle transazioni del segmento, è utile rinfrescare la memoria su un argomento spinoso: il bollo auto. Nello specifico il primo va pagato entro la fine del mese di immatricolazione, a meno che questa non avvenga negli ultimi 10 giorni del mese. Tradotto: in due terzi dei casi il primo bollo è a carico della concessionaria.

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