Apprendiamo la notizia dell’avviamento della Gigafactory di Termoli dalla rivista Fleet Magazine. A firmare il protocollo di intesa per la riconversione dello stabilimento FCA di proprietà del Gruppo Stellantis in gigafactory: il Mise, Regione Molise, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa e Automotive Cells Company SE (ACC), di cui fanno parte sia Stellantis sia Mercedes. L’ACC sarà il produttore di batterie per auto elettriche che sarà inserito all’interno della Gigafactory.
È ufficiale: la gigafactory di Termoli si farà. È arrivato il 23 marzo il via libera al Protocollo d’intesa per la realizzazione di un impianto destinato alla produzione di celle e moduli di batteria per il settore automotive presso lo stabilimento del FCA Gruppo Stellantis in provincia di Campobasso.
Lo stabilimento FCA di proprietà della Stellantis diventa Gigafactory per il mercato automotive:
“Trasformare l’impianto esistente per contribuire nella creazione di un futuro più sostenibile posiziona Automotive Cells Company come leader europeo nella produzione di batterie e riafferma, grazie alla collaborazione con il Ministero dello Sviluppo economico, il ruolo dell’Italia nel sostenere la trasformazione di Stellantis in un’azienda di tecnologie dedicate alla mobilità sostenibile”, ha commentato il numero uno di Stellantis, Carlos Tavares.
Non sono state fornite informazioni sull’impatto occupazionale e sugli investimenti programmati con la creazione della Gigafactory a Termoli, che dovrebbero ammontare ad almeno 2 miliardi di euro anche grazie al sostegno fornito dal governo nel quadro dei progetti di interesse comunitario approvati dall’Unione Europea.
Il governo, secondo quanto detto dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, si è impegnato a garantire 369 milioni di euro di aiuti pubblici, mentre Tavares ha precisato che l’investimento per il nuovo sito potrebbe essere di dimensioni simili a quelli previsti per le fabbriche in Francia e Germania, per le quali sono state stanziate risorse per circa 2 miliardi di euro.
Cosa prevede la creazione della Gigafactory? Il piano di sviluppo
Oltre alla conversione della fabbrica di motori molisana in un impianto per batterie, Stellantis prevede
- un’espansione delle attività di sviluppo e produzione di celle e moduli per accumulatori ad alte prestazioni di nuova generazione;
- un aumento della capacità industriale fino ad almeno 120 gigawattora entro il 2030.
Per la fine del decennio, le gigafactory attualmente in fase di costruzione anche in altri paesi come a Douvrin (Francia) e Kaiserslautern (Germania) saranno in grado di produrre ciascuno almeno 40 GWh di batterie all’anno, contro i 24 GWh inizialmente previsti
Il Piano di sviluppo prevede, in particolare, la creazione di tre moduli di produzione principali, ciascuno con una capacità nominale annua fino a 8 GWh, per un totale fino a 24GWh, come pure la realizzazione di due progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentali concernenti specifiche tematiche legate alle future evoluzioni delle batterie e delle tecnologie produttive. Per l’attuazione, il coordinamento e il monitoraggio degli interventi è istituito un Comitato tecnico composto da cinque membri, di cui due in rappresentanza del Ministero dello sviluppo economico e uno ciascuno in rappresentanza della Regione Molise, dell’Agenzia e della ACC. l presidente della Regione Molise Donato Toma esprime soddisfazione «per l’esito positivo di un percorso che ha visto le parti in campo confrontarsi e trovare una sintesi funzionale a dare allo stabilimento termolese e all’indotto ad esso collegato prospettive di rilancio e di crescita».
Nella Gigafactory verrà prodotta la batteria di ACC: chi è questo nuovo produttore?
Automotive Cells Company fondata da Stellantis e TotalEnergies/Saft nell’agosto 2020 con il sostegno delle autorità francesi, tedesche ed europee, per creare un innovativo player europeo delle batterie per veicoli elettrici. Questo produttore oltre ad avere il sostegno di mezza Europa ha come terza società partner la Mercedes-Benz la quale fa presagire che l’ACC è un progetto davvero molto serio e stabile.
Yann Vincent, numero uno dell’Acc, ha sottolineato come l’ingresso della Mercedes-Benz nell’azionariato dimostri “la credibilità dell’iniziativa presa da TotalEnergies/Saft e Stellantis e sostiene chiaramente la nostra ambizione di essere un innovativo player europeo delle batterie”.
Il centro di ricerca e sviluppo di Bordeaux (Francia) è operativo e il sito pilota di Nersac (Francia) inizierà la produzione alla fine di quest’anno. Ciascun partner che detiene una partecipazione del 33%. Complessivamente, il piano di Acc punta a mobilitare oltre sette miliardi di euro di investimenti solo per l’aumento della capacità industriale.
Ci auguriamo che sia l’inizio di una nuova era di elettrificazione che porta lavoro oltre che sostenibilità.
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