Moto.it e altre testate nazionali e internazionali hanno avuto il piacere di conoscere da vicino la Honda, l’azienda giapponese nella sua versione italiana. L’incontro è stato creato con il fine di capire come due realtà e culture tanto diverse possono unirsi e fondersi fino a collaborare e lavorare in maniera armoniosa dando vita a prodotti automotive per il mercato globale.
Honda ha organizzato un road trip in cui i giornalisti hanno incontrato i designer del centro R&D di Roma e poi hanno viaggiato tra gli Appennini fino ad Atessa, per visitare lo stabilimento Honda in sella agli scooter Adv, Forza ed SH motorizzati 350.
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Ma quanta Italia c’è in Honda!
Una full immersion nel mondo Honda per capire quanta Italia c’è in Honda. Moto.it fa il resoconto del viaggio fatto alla fine di maggio dove il tempo quasi estivo ha permesso di viaggiare dalla Capitale all’Adriatico alla scoperta del mondo Honda Made in Italy.
“Tempo perfetto per viaggiare tra le curve dell’Appennino, da Roma fino a toccare l’Adriatico per poi rientrare un pochino nell’entroterra fino ad Atessa, in provincia di Chieti e in Abruzzo, sede dello stabilimento Honda in Italia, dove, a pieno regime lavorano 900 persone, il 20% delle quali sono donne.” Interessante il resoconto a mo’ di diario di viaggio raccontato dalla redazione di Motoj.it
Sono tre le tappe di questo articolo: la prima riguarda Roma e quanto è successo nella capitale, la seconda è il viaggio con gli scooter 350 prodotti ad Atessa (Forza, SH e Adv) e la terza è appunto Atessa dove abbiamo visitato lo stabilimento.
A Roma i giornalisti “Nella capitale noi giornalisti abbiamo potuto parlare a lungo con tre designer Honda di successo, cioè Maurizio Carbonara, Valerio Aiello e Giovanni Dovis. In un locale in stile motoristico, un’ex officina trasformata in ristorante, i tre creativi hanno raccontato come nasce il progetto di una moto, il rapporto con il Giappone e i tecnici giapponesi, i compromessi necessari tra aerodinamica e design, le dolorose rinunce alle parti di moto disegnate e a cui tenevano di più ma anche le moto e gli scooter che negli anni hanno realizzato e quelle che avrebbero voluto realizzare.”
È unico in Europa il centro che si trova a Roma, un Centro di Ricerca e Sviluppo di Honda Motor il quale collabora con quello giapponese per la progettazione dei nuovi modelli di moto e scooter e per il restyling di quelli esistenti.
Martedì mattina, nel dream dealer Honda Moto Roma di via Tiburtina i tre designer sono stati intervistati dai giornalisti delle testate presenti e hanno raccontato i processi dietro alla creazione di una moto spiegando il valore della progettazione e produzione di scooter e moto in Europa: cioè come si unisce l’ingegneria giapponese con lo stile e la passione italiani.
Un processo per la creazione di un nuovo modello o per un restyling può durare anche 2-3 anni o peggio, può durare anni e poi non vedere la luce. Il centro italiano viene coinvolto in tutti i progetti e frequenti (soprattutto fino al 2019) sono i viaggi di lavoro di italiani in Giappone e viceversa.
Fra gli altri modelli realizzati in questi anni, Valerio Aiello ha disegnato l’SH125i e, soprattutto, la serie Neo Sports Café da 125 a 1.000 cc, mentre Maurizio Carbonara ha firmato l’Africa Twin 1000 e 1100, l’X-ADV 750 e la recente NT1100. Infine Giovanni Dovis, il più giovane dei tre, ha disegnato l’ADV350 e l’imminente nuova Hornet.
Fonte Moto.it
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