Secondo l’ultimo osservatorio pubblicato da Sos Tariffe.it assicurare un’auto alimentata a metano, Gpl o diesel può costare fino al 20% in più rispetto al costo di una polizza per le vetture a benzina, con differenze consistenti lungo tutto lo stivale e picchi maggiori registrati al Centro-Nord.
Lo studio condotto da Sos Tariffe ha analizzato uno tra i profili di automobilista più diffuso: uomo di 40 anni, appartenente alla 1° classe di merito e che non ha fatto incidenti negli ultimi 5 anni; per confrontare i preventivi, è stato ipotizzato che l’assicurato fosse residente a Milano, Roma e Napoli e 2 delle auto da assicurare fossero del segmento B, ovvero Punto e C3 (le più vendute del segmento) e una del segmento C, Touran.
Auto a metano: l’Rc auto potrebbe costarvi cara
Dall’analisi condotta è emerso che assicurare un veicolo a metano al Nord può costare fino al 18% in più rispetto ai veicoli a benzina, al Centro la differenza può salire al 21% per attenuarsi al Sud, dove chi possiede un’auto a metano paga circa il 9,6% in più per assicurarlo, sebbene al Meridione le spese per una polizza possano superare anche del 68% le rispettive spese nel resto della penisola, a causa dell’elevato numero di incidenti, di furti e di truffe con finti sinistri. Anche a livello UE i dati non sono confortanti: i nostri cugini europei pagano in media il 45% in meno rispetto agli automobilisti italiani, che sono anche gravati dal 24% di imposte sulla Rc Auto, rispetto al 17% pagato negli altri Stati UE.
Come mai un divario così forte tra auto a benzina e a metano?
I veicoli a metano percorrono in media più Km all’anno e per questo, statisticamente, sarebbero più esposti a sinistri, perché utilizzate da alcune tipologie di assicurati, quali professionisti o agenti di commercio che hanno un alto indice di rischio dal punto di vista assicurativo. Ma tutto ciò è un controsenso, sottolineano alla NGV Italy, il consorzio dell’Industria Italiana del gas naturale per i trasporti, se si pensa alle agevolazioni statali per l’acquisto di auto alimentate con carburanti eco-friendly o all’esenzione dal pagamento del bollo.
E a chi allude alla maggiore esposizione ai sinistri di questo tipo di vetture, l’Ingegnere Flavio Merigo, direttore tecnico di NGV Italy, risponde che la sinistrosità per questo tipo di veicoli è pari a zero e che gli impianti sono sicuri grazie alla Regolamentazione obbligatoria del settore. L’alimentazione, inoltre, è solo uno dei parametri che vengono considerati per determinare le tariffe Rc Auto, che sono stabilite dalle compagnie in base a fattori più o meno oggettivi.
E voi di che “alimentazione” siete?
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