noleggio auto

Il 14° rapporto dell’ANIASA ha rivelato che in Italia, causa forse la crisi economica, sta nascendo un nuovo modo di concepire la mobilità. Lo spostarsi non è più collegato al possedere un’autovettura, ma si sono sviluppati molti metodi alternativi per farlo senza acquistare un veicolo; auto noleggio, car sharing, car pooling e altre realtà innovative, quali Uber o Enjoy, stanno scalando rapidamente il mercato.

I dati sulla crescita del settore noleggio auto

Secondo i dati dell’ANIASA sulle nuove immatricolazioni, un’auto su quattro è destinata al noleggio. Questo è un settore in grande crescita che ha raggiungo 5,17 miliardi di fatturato e una flotta di 690.000 auto. La parte del leone la fa il noleggio a lungo termine con 4,04 miliardi di fatturato e una flotta di circa 538.000 mezzi, mentre quello a breve termine ha delle entrate minori, pari a 1,064 miliardi di euro.

Importante per la crescita delle immatricolazioni è, anche, il settore del car sharing che, nonostante abbia debuttato in Italia solo nel 2013, conta già 487.000 iscritti, 5,3 milioni di viaggi effettuati e una flotta di ben 3.300 unità.

Strabiliante è, poi, la crescita del settore nel primo trimestre del 2015, con un +22% delle immatricolazioni, pari a 98.500 auto e 18.000 auto in più, rispetto allo stesso periodo del 2014. Di queste, il 23% delle auto vendute, sono state destinate al noleggio con una crescita del settore del 5,3%. La cause di questo boom sono da trovarsi nella crescita della richiesta generale, ma anche nell’apertura dell’Expo e nella scelta di posticipare le immatricolazioni dalla fine del 2014 all’inizio del 2015 a causa della crisi delle targhe verificatosi a fine anno.

I problemi del noleggio auto

Il settore del noleggio auto e del car sharing cresce rapidamente, nonostante tutti i paletti e le difficoltà dovute alle norme e alla burocrazia italiana. Due dei limiti più grossi sono, in primis l’enorme tassazione sulle flotte aziendali che è una delle più alte d’Europa e, in secondo luogo la norma, contenuta nell’ultima revisione del Codice della Strada, che obbliga l’intestazione temporanea delle vetture per un periodo d’uso superiore ai 30 giorni. Questa regola è stata pensata per limitare le truffe e le intestazioni false, ma di fatto, ha come unico risultato quello di complicare le procedure di noleggio di un’automobile.

Questo tipo di norme rischiano di soffocare la crescita di un settore che può essere molto proficua anche per le casse dello Stato, di conseguenza, l’ANIASA auspica che sia presa in considerazione dal Governo la proposta di Legge 2014 n.2397 che era stata presentata la scorsa estate in Parlamento. Questa proposta, riconoscendo l’eccessiva tassazione del settore auto, voleva dare il via a una progressiva riforma del settore. Tra i provvedimenti vi era la proposta di eliminare il bollo per i primi tre anni dall’acquisto di un’auto nuova e il ripristino della deducibilità al 40% dei costi per le auto aziendali.

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