Secondo una campagna sulla pirateria stradale condotta dall’Asaps, Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, la pirateria è in aumento: il fenomeno ha avuto un picco particolarmente alto nel mese di agosto ed ha coinvolto principalmente pedoni e ciclisti.
Dati sulla pirateria stradale
Secondo lo studio dell’Asap, nei primi 8 mesi del 2015, gli atti di pirateria sono stati 693 con una crescita del 9,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e hanno provocato 797 feriti e 94 morti, registrando rispettivamente una crescita 4,2% e 22% rispetto al 2014.
Le statistiche indicano anche che il 58,4% dei pirati sono stati identificati nelle ore successive all’incidente e che, nei casi di pirateria mortale, gli identificati sono arrivati a ben il 74,7%. Se poi si pensa che i pirati siano tutti stranieri, anche su questo c’è da ricredersi, solo il 26% di essi è di nazionalità non italiana e anche un 10% delle vittime lo è.
Per quanto riguarda la distribuzione del fenomeno, questo è maggiormente frequente nel nord e nel centro Italia: la bandiera nera, per la regione con il più alto numero di atti di pirateria, va alla Lombardia con 117 episodi, seguita dal Lazio 73, Veneto 70 e Toscana 65.
Il picco del mese di Agosto
Sì, il fenomeno della pirateria stradale è in crescita, ma il mese di agosto ha conosciuto un vero e proprio picco. Solo in questo mese, infatti, si sono verificati 113 episodi di pirateria stradale, causando 23 morti e 110 feriti, pari rispettivamente al 25% e al 13% del totale dei primi otto mesi del 2015 e con un volume triplicato rispetto all’agosto del 2014. In generale, comunque, anche se con un picco ad agosto, tutti e tre i mesi estivi sono stati particolarmente rilevanti per i fenomeni di pirateria stradale, registrando 281 atti di pirateria che hanno provocato 305 feriti e 42 morti.
I pedoni la categoria più a rischio
Al primo posto tra le vittime della pirateria stradale ci sono i pedoni seguiti dai ciclisti: insieme queste due categorie ricoprono il 64% delle vittime totali.
Cosa ancora più grave è che, secondo lo studio dell’Asaps, il 30% dei pedoni è stato coinvolto in un incidente mentre attraversava regolarmente su strisce pedonali o attraversamenti segnalati. “Per farci un’idea esatta della portata del fenomeno”, dicono i vertici dell’Asaps “il totale delle vittime fra i pedoni in questi dieci anni corrisponde a duecento volte il totale delle vittime della Costa Concordia, venti ogni anno”.
In generale il fenomeno della pirateria stradale sta aumentando e secondo il presidente dell’Asaps Giordano Biserni lo è perché “In Italia la fuga, specie se si è ubriachi o drogati, ‘conviene’ perché a distanza di ore o giorni l’accertamento delle condizioni psico-fisiche causa ebbrezza o assunzione di sostanze diventa di fatto inutile. Le successive condanne, lo vedono tutti e non stiamo a ripeterci, sono risibili!” ed è per questo che l’associazione sostiene fermamente l’approvazione dell’omicidio stradale, ancora in dibattito al Parlamento.
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