Automobili

La guida autonoma indispensabile per l’auto elettrica

L’auto elettrica per la sua peculiarità va sempre di più a collidere con la guida autonoma. Un’ulteriore conferma ci arriva dall’ultima acquisizione fatta da General Motor. La compagnia statunitense, che sta puntando molto sull’elettrificazione della sua gamma, ha infatti acquisito tutte le quote che SoftBank deteneva in Cruise, a partire dai grandi pickup di cui gli americani sono veri amatori, completando di fatto l’acquisizione dell’azienda specializzata nella guida autonoma. L’azienda Cruise esperta in elettrificazione e di auto elettrica, ha cominciato a offrire corse ‘robotaxi‘ a guida autonoma a San Francisco.

Quando la Cruise era diventata famosissima per aver inserito la guida autonoma nelle Audi la General Motor aveva già investito in Cruise Automation nel 2016. Ora non solo General Motors ha acquisito anche le quote che erano in capo al fondo d’investimento SoftBank, con un’operazione stimata in 2,1 miliardi di dollari, ma ha anche messo sul piatto un ulteriore investimento di 1,35 miliardi, in pratica subentrando agli investimenti promessi nel mese di febbraio da parte di SoftBank.

Mary Barra la CEO di General Motor, ha dichiarato che l’operazione semplifica la struttura di Cruise e dà a GM maggiore flessibilità per valorizzare il potenziale dell’azienda. Qualcuno potrebbe leggere nelle sue parole la voglia di integrare sempre di più le tecnologie di guida autonoma all’interno della propria gamma, altri invece vi leggono una valorizzazione maggiormente finanziaria, con l’ipotesi di quotarla in borsa come azienda indipendente.

Novità sull’auto elettrica in Italia:

In Italia anche si continua a dare sempre più spazio all’auto elettrica. Infatti si è tenuto da poco l’incontro a Torino: tra il sindaco Lo Russo e il governatore Cirio al termine dell’incontro con Elkann e Tavares: “Stellantis, il futuro è ancora a Torino. In città il cervello per auto elettrica, guida autonoma e logistica”. Elkann: Siamo indissociabili”. Torino resta al centro della progettazione, ma anche dell’auto elettrica e Mirafiori potrebbe giocare un ruolo anche dal punto di vista della sostenibilità.

“Stellantis è fortemente impegnata in Italia, e più precisamente in Piemonte, e gli investimenti per creare il “Turin Manufacturing District” sono solo il primo esempio concreto di queste attività già in corso, con l’implementazione di un processo produttivo efficiente in grado di integrare diverse piattaforme, modelli e sistemi di propulsione (dall’endotermico all’elettrico) – si legge in una nota ufficiale diffusa dall’azienda.

La nuova piattaforma elettrificata dedicata a Maserati permetterà di produrre, tra il 2022 e il 2024, le nuove GranTurismo e GranCabrio ma soprattutto la Nuova Quattroporte. Inoltre, l’attuale ciclo di vita e la futura generazione della Nuova Fiat 500, con l’intera gamma di motori elettrici, avranno Torino come unica casa al servizio del mondo”.

La grande opportunità di Torino non è solo quella di essere un polo di produzione di veicoli e il cuore del design di tutti gli iconici marchi italiani di Stellantis, ma anche quello di assumere il ruolo di centro di competenza ingegneristico internazionale per l’elettrificazione che può contare su diversi poli come, ad esempio, il Battery Hub e Lab, il più grande impianto Vehicle-to-Grid al mondo per la ricarica bidirezionale e le Solar Power Production Unit a pannelli solari. Per questo obiettivo, Stellantis ha iniziato a fornire un importante piano formativo a supporto del processo di transizione in atto con l’obiettivo di riqualificare e migliorare le competenze dei propri dipendenti, proseguendo al contempo la proficua collaborazione con il Politecnico di Torino che ha portato alla creazione di un campus di design e mobilità sostenibile all’interno dell’area di Mirafiori”.

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