La crisi dei semiconduttori (o chip),  e la conseguente crisi dell’azienda automobilistica e delle auto nuove, ha completamente stravolto il mercato delle vendite dell’usato e delle auto nuove.

L’Osservatorio Autopromotec sulla crisi delle auto:

I prezzi delle automobili usate ad agosto 2021 hanno avuto una crescita su agosto 2020 dello 0,3%, dopo che per tutto il 2021 erano in calo. L’incremento dei prezzi è fortemente correlato alla crisi dei semiconduttori, che ha fatto diminuire la disponibilità di vetture nuove sul mercato e, indirettamente, ha provocato l’aumento dell’interesse dei consumatori verso le auto usate, con il conseguente aumento dei prezzi.

La crisi dei semiconduttori costerà cara al settore automobilistico, che tra il 2021 e il 2022 rischia di perdere qualcosa come 13,5 milioni di vetture in termini di produzione globale. Si è preso in considerazione anche l’andamento dei prezzi per la manutenzione e la riparazione dell’auto, che ad agosto 2021 hanno sono aumentati dell’1,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Sono tante le conseguenze, dirette e indirette, provocate dalla difficoltà di approvvigionamento di microchip integrati che da parecchi mesi affligge l’industria dell’auto. Tra gli effetti più evidenti vi è sicuramente il diminuzione della produzione, con il conseguente prolungamento dei tempi di consegna. Anche per questo, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Autopromotec, l’incremento dei prezzi del nuovo in Italia sta via via diminuendo. Infatti, ad agosto 2021 l’aumento è stato del 2,1% rispetto allo stesso mese del 2020 e segue quelli registrati a luglio (+2,5%) e giugno (+3,2%). Questi dati mettono quindi in evidenza che la crescita dei prezzi delle auto nuove sta progressivamente rallentando rispetto ai mesi scorsi.

È un quadro davvero drammatico quello che va pian piano delineandosi per il settore automobilistico e non solo. La mancanza di semiconduttori, ormai nota come “crisi dei semiconduttori” provocherà una contrazione della produzione mondiale di autoveicoli almeno fino al 2023.

La difficoltà di produrre nuove auto con la mancanza di pezzi elettronici per implementare le parte dedicata all’impianto elettronico, mette nelle condizioni il mercato dell’usato di essere in crescente aumento per gli acquisti. Il prezzo dei beni cresce al crescere della richiesta da parte del mercato. È un fenomeno forzato da una crisi chiaramente insolita e inaspettata, ma che ha creato una falla enorme difficilmente rimarginabile.

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