Negli ultimi tempi il noleggio a lungo termine e anche il noleggio a breve termine, stanno diventando due metodi di utilizzare i veicoli sempre più in uso. Il noleggio a lungo termine, soprattutto in ambito manageriale e aziendale, sta aumentando la sua presa anche tra i liberi professionisti. È il caso di parlare di numeri: infatti sono proprio le detrazioni fiscali a spingere sempre maggiori business people a vedere nel noleggio una via molto conveniente.
La deducibilità dei costi e la detraibilità dell’iva del veicolo a noleggio, è del 100% se l’uso del veicolo è esclusivamente strumentale (ai fini dell’attività lavorativa) all’attività dell’impresa con contratto a nome dell’azienda. La deducibilità è del 20% e le detrazioni del 40% o del 100% solo se l’auto noleggiata viene utilizzata per scopi esclusivamente aziendali, con il contratto a nome del professionista. La deducibilità è dell’80% e la detrazione del 100% nel caso di noleggio a lungo termine per agenti o rappresentanti di commercio.
Quanto costa un’auto a noleggio e cosa serve per avviare un contratto?
Dipende dal veicolo scelto, dagli optional e dai servizi richiesti. Ogni società pratica prezzi differenti, ma in genere una citycar a noleggio costa 250 euro circa al mese, una berlina 350 euro e un suv 500 euro.
Documenti necessari per il Noleggio a Lungo Termine per aziende:
- Visura camerale
- bilancio depositato
- Unico Irap
- Documenti amministratore (Carta Identità e Codice Fiscale).
Per privati:
- Carta Identità e Codice fiscale
- Busta paga
- Cud
- Utenza telefonica
- Iban
I documenti necessari alla richiesta di noleggio variano, infatti ogni player ha le sue regole, ma la maggioranza richiede quelli elencati.
Bollo su auto a noleggio
Prima del 31 ottobre il bollo delle auto a noleggio era regolamentato dall’azienda noleggiatrice, per cui il problema non si poneva. Dal 1 novembre 2020 infatti chi dovrà pagare la famosa tassa regionale per l’uso dell’auto sarà il noleggiatore, colui che prenderà l’auto a noleggio e non più l’azienda con cui viene stipulato il contratto di noleggio. Ora un Dm fissa le procedure da seguire ma non è detto che tutto sia pronto in tempo per fare in modo che il pagamento venga comunque gestito dai noleggiatori.
Per questo il Dm prevede che i noleggiatori comunichino al Sistema informativo del Pra (gestito dall’Aci) entro 10 giorni dalla stipula di ciascun contratto di noleggio – che abbia effetto a partire dal 1° ottobre 2020 – i dati (anagrafici con codice fiscale per le persone fisiche, denominazione o ragione sociale e codice fiscale per le persone giuridiche).
I dati da comunicare sono sia dei proprietari sia degli utilizzatori, residenza di questi ultimi, tipologia e targa del veicolo, dati identificativi del contratto di noleggio (comprese decorrenza e scadenza).
Entro il 10 ottobre dovevano essere trasmessi invece i dati dei contratti che hanno avuto effetto già dal 1° gennaio al 30 settembre 2020. Andrà comunicata entro 10 giorni anche qualsiasi variazione del contratto. In caso di sublocazione, sarà tenuto a comunicare i dati non solo il proprietario del veicolo, ma anche il sublocatore.
Il decreto legge 124 del 2019, convertito dalla legge n° 157 del 19 dicembre 2019, ha portato importanti novità per chi decide di stipulare un contratto di noleggio a lungo termine, infatti ora ricade sull’utilizzatore e non più sul proprietario del veicolo. In particolare, gli articoli 51-53 stabiliscono che cambia la destinazione del bollo auto e passa dalla Regione, o province autonome di Trento e Bolzano, in cui ha sede il proprietario alla Regione dell’utilizzatore e proprio a quest’ultimo viene trasferito anche l’onere del pagamento.
Questa importante modifica richiede però anche ulteriori accorgimenti: si è reso necessario creare un sistema di riscossione dedicato proprio al noleggio a lungo termine. Le principali aziende di noleggio a lungo termine stanno cercando di adeguarsi alle nuove normative, ma purtroppo le norme di attuazione della normativa non sono ancora ben definite nonostante l’alto numero delle operazioni che sono coinvolte. Una seccatura che complica la vita di quanti hanno fatto tale scelta anche per togliersi ogni pensiero circa la gestione amministrativa dei veicoli. Era una novità non certo gradita ma attesa, dal momento che mancava solo il Decreto interministeriale – in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale – con il quale sono state definite le modalità operative per l’acquisizione dei dati necessari all’individuazione dei soggetti tenuti al pagamento della tassa automobilistica per i veicoli concessi in locazione a lungo termine senza conducente.
L’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici di Confindustria (ANIASA) cerca di fare chiarezza. Varie Regioni hanno deliberato o sono in procinto di deliberare il differimento dei termini sollecitato dal settore.
- La Regione Lazio con delibera 804 del 10 novembre pubblicata sul Bollettino regionale ha differito al 30 novembre il termine utile di pagamento. Per i versamenti della tassa automobilistica per il 2020. Con riferimento ai veicoli concessi a noleggio lungo termine.
- Mentre la Provincia Autonoma di Trento con delibera 1794 del 9 novembre 2020 ha approvato il DDL legge provinciale di stabilità 2021 ha differito al 15 dicembre.
- Analoghe delibere sono in corso di approvazione e pubblicazione da parte delle Regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia.
- Invece la Regione Lazio ha confermato l’applicazione della riduzione del 10%, agevolazione che si auspica poter estendere a tutte le Regioni.
- In più, la Provincia Autonoma di Trento ha esteso il differimento senza sanzioni ed interessi anche ai i veicoli di proprietà di società di locazione a lungo termine, non concessi in locazione nei primi 10 mesi del 2020.
Il noleggio è una scelta non solo conveniente ma anche ecosostenibile:
Secondo una nuova analisi dell’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici di Confindustria (ANIASA). «Il settore del noleggio veicoli si conferma nel 2020 il principale acquirente di vetture elettrificate in Italia: nei primi 9 mesi dell’anno quasi 2 auto alla spina su 5 sono state acquistate da società di noleggio. Per accelerare il rinnovo del nostro parco circolante, servono oggi misure di incentivo all’acquisto dei veicoli usati di ultima generazione, in grado di raggiungere le fasce di popolazione che non riescono a comprare il nuovo».
Noi di Tiassisto24 abbiamo avviato una collaborazione con CarPlanner, leader nel settore noleggio a lungo termine e AXA, per permettere alle officine affiliate del nostro network di utilizzare l’auto di cortesia, in sostituzione o subnoleggiata, come fonte di fidelizzazione verso i propri clienti.
Il car sharing con la pandemia aumentano le postazioni nelle città italiane:
Nel pieno della pandemia in seconda ondata, ci troviamo in molte occasioni a dover affrontare l’argomento trasporto pubblico e privato e sull’evidente difficoltà delle amministrazioni di garantire un trasporto pubblico adeguato alle distanze di sicurezza, il car, scooter e monopattino sharing vengono incrementate nelle loro postazioni disponibili.
A Roma arrivano oltre 100 parcheggi riservati alle auto del car sharing in siti strategici: dalle stazioni, ai nodi di scambio, sul Lungotevere e vicino al Centro storico. I primi posti già realizzati rientrano in un progetto più ampio volto a supportare in modo strutturale lo sviluppo del car sharing a flusso libero. «Diamo un servizio utile ai tanti cittadini romani che usano le auto in sharing per muoversi in città. È importante che chi sceglie questo mezzo di trasporto trovi facilmente parcheggio: in questo modo sempre più persone saranno spinte a lasciare a casa l’ auto privata», dichiara la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
Secondo ANIASA, »Nei primi 9 mesi del 2020 le società di noleggio (a lungo e breve termine e in car sharing) hanno immatricolato 5.229 vetture ibride plug-in (+225% vs le 1.611 dello stesso periodo del 2019) e 6.132 elettriche (+125% vs 2019)». Un vero e proprio boom che avviene in una fase di forte contrazione del mercato del noleggio, dovuta agli impatti della pandemia di Covid-19, in particolare crisi del turismo e restrizioni alla mobilità cittadina che hanno duramente colpito l’auto condivisa e all’incerto quadro economico che ha frenato la mobilità aziendale.