Grazie all’analisi dettagliata del Notiziario Motoristico abbiamo potuto constatare l’aumento del mercato aftermarket. Chiude in positivo l’anno 2021 con lo +22,4%. Positivo rimbalzo per il mercato aftermarket nel 2021 (+22,4%): ecco il barometro aftermarket di ANFIA.
Sono stati diffusi in questi giorni i dati raccolti da ANFIA sull’andamento del comparto aftermarket in Italia nel 2021: l’anno chiude con un +22,4%.
La rilevazione, nota con il nome di Barometro Aftermarket, si basa su una analisi statistica dei dati interna al Gruppo Componenti ANFIA, che fornisce un trend indicativo dell’andamento del mercato dei ricambi automotive su base mensile, sia a livello consolidato, sia a livello di singole famiglie prodotto.
Analizzando affondo il mercato dell’aftermarket anche negli anni precedenti la pandemia, ad esempio il 2019, l’aumento è del +4,8%.
FAMIGLIE PRODOTTO | VAR % FATTURATO 2021/20 |
---|---|
Componenti Motore | +31.6% |
Componenti Undercar | +26.1% |
Elettrici ed elettronici | +19.3% |
Materiali di Consumo | +18.3% |
Carrozzeria | +15.6% |
TOTALE ANNUO | +22.4% |
Nella tabella sopra abbiamo abbiamo visto gli aumenti di fatturato per le varie famiglie di prodotto aftermarket. Ci sono stati degli aumenti nel 2021 nei prodotti dei componenti motore che avevano avuto un calo nel 2020 allo stesso tempo, sia i materiali di consumo che le componenti di carrozzeria hanno avuto un netto miglioramento rispetto allo scorso anno che erano in ribasso e addirittura in negativo.
“Il 2021 è stato un anno difficile per il mercato auto italiano, che ha chiuso con poco meno di 1,5 milioni di unità immatricolate, in recupero rispetto all’annus horribilis 2020 (+5,5%), ma ancora molto lontano dai livelli pre-covid del 2019, a confronto con il quale le immatricolazioni sono calate del-23,9%. Sul mercato 2021 hanno impattato positivamente le misure di incentivazione attivate durante l’anno: sono infatti state prodotte negli stabilimenti italiani il 21% delle auto incentivate della fascia 61 -135 g/km di CO2, il 23% delle auto BEV e PHEV e poco meno del 20% dei veicoli commerciali leggeri, con un fatturato generato dalla componentistica italiana di 280 milioni di euro1”, dichiara l’ANFIA.
Sempre l’Associazione precisa: “Nel 2021 è anche proseguito il declino delle vendite di autovetture diesel e benzina, la cui quota di mercato si è progressivamente ridotta a favore delle autovetture ibride ed elettriche: le immatricolazioni di auto nuove diesel sono diminuite del 28,6%, rappresentando il 22,2% del mercato, mentre la quota di mercato delle auto a benzina si è attestata al 3 0%, con volumi in flessione del 16,4%. Le vetture elettrificate rappresentano il 38,4% del totale immatricolato nel 2021; tra queste, le ibride non ricaricabili crescono del 90,3%, con una quota del 29%, mentre le ricaricabili sono a quota 9,4% (nello specifico le ibride plug-in costituiscono il 4,8%, e le elettriche il 4,6%).
“Grazie al rimbalzo positivo registrato nel primo semestre 2021 (+42,2%) e alla crescita più moderata riportata nel secondo, il fatturato dei ricambi automotive chiude l’anno da poco trascorso con una crescita a doppia cifra (+22,4%), che deriva, in parte, dal confronto con le performance negative del 2020, inficiato dalla pandemia e dal la conseguente crisi economica – commenta Paolo Vasone, Coordinatore della Sezione Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA.
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