Quando scade una multa? Non tutti lo sanno, ma anche le sanzioni amministrative elevate per infrazioni al Codice della Strada vanno in prescrizione. Esiste una scadenza del diritto a riscuotere le somme dovute. Ma quali sono i termini per la prescrizione multe?
A regolare i termini per il diritto di riscossione di somme pecuniarie derivanti da violazioni al Codice della Strada è la legge 689/91. Questa fissa il termine di prescrizione delle multe, ovvero quello entro il quale il creditore deve richiedere il pagamento, in cinque anni da quando è stata commessa la violazione. Tutti gli atti notificati in un secondo momento, come verbale o cartella esattoriale, interrompono la prescrizione. Alla ricezione di questo nuovo documento si riparte col conteggio dei cinque anni per stabilire la prescrizione. Di fatto ogni volta che il pagamento viene richiesto in modo formale, il termine di prescrizione ricomincia a decorrere. L’interruzione avviene automaticamente quando al debitore, ossia il soggetto chiamato a pagare, viene notificata una richiesta di pagamento. Ciascuno di questi atti interromperà il termine di prescrizione:
Affinché sia valida e faccia nuovamente scattare la prescrizione multa, la cartella esattoriale deve contenere necessariamente anno di riferimento del debito, data del ruolo e interessi di mora. La cartella si ritiene nulla se l’Agenzia delle Entrate non la notifica al soggetto interessato entro due anni da quando gli è stato consegnato il ruolo da parte dell’Ente titolare del credito. I due anni suddetti si intendono dal giorno in cui avviene la trasmissione che il Comune realizza col soggetto prescelto alla riscossione e non da quello in cui si effettua la violazione né da quello di notifica dello stesso. Pertanto questo passaggio non incide sui termini prescrizione multe.
Qual è invece il termine notifica multa entro quale si può fare ricorso? Per verificare la regolarità della multa è possibile rivolgersi a noi, mentre per contestare una multa occorre rivolgersi al Giudice di Pace o al Prefetto. Disponendo di una casella PEC si può invece effettuare la procedura attraverso un servizio online gratuito attivato dal Ministero dell’Interno. Utile per provare a vincere il ricorso è la presentazione di eventuali prove o documenti (qualora se ne sia in possesso), mentre è necessario – se si sceglie la posta elettronica – allegare il testo integrale della multa che è stata notificata. Va ricordato che è inoltre possibile ricorrere contro una multa già pagata soltanto nel caso in cui i soggetti obbligati a pagarla siano almeno due.
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