Una delle multe più frequenti per gli automobilisti è la multa per divieto di sosta. Secondo i dati, infatti, questo tipo di infrazione è al 5° posto tra le multe più frequenti che vengono quotidianamente verbalizzate dalla polizia municipale italiana e rappresentano per i comuni italiani una importante fonte di introiti per le casse comunali.
Il costo di una multa per divieto di sosta varia da un minimo di 41 euro ad un massimo di 84 euro a seconda della gravità dell’infrazione e del mezzo usato (auto o moto).
A stabilire la presenza o meno del divieto di sosta sono gli enti propietari delle strade . La sosta può essere vietata sia in maniera permanente che temporanea per motivi tecnici (ad esempio pulizia delle strade) e deve essere in tale caso notificata con appositi avvisi segnaletici almeno 48h prima.
Nei centri cittadini, i Comuni possono consentire la sosta a tempo in aree prescelte previo pagamento di un ticket da esporre bene in vista, per attestare l’avvenuto pagamento della sosta. Motivo di forte dibattito e contestazioni delle sanzioni ricevute è proprio legato alla sosta con pagamento di ticket:
sono numerosi i casi in cui gli automobilisti ricevono una multa per essere rimasti in sosta un tempo superiore rispetto a quello previsto dal ticket pagato. La domanda che si ci pone è se sia giusto associare il mancato pagamento della sosta al ticket scaduto?
Secondo le disposizioni del Ministero delle Infrastutture e dei Trasporti, la sosta è consentita a tempo indeterminato ma è legata al pagamento di ticket. Il protrarsi della sosta oltre al termine previsto dal pagamento effettuato non rappresenta una violazione al Codice della Strada ma deve essere ritenuta come una inadempienza economica nei confronti della Amministrazione comunale.
In poche parole, il Comune in casi come questo potrà soltanto chiedere la differenza, senza poter effettuare pesanti multe per divieto di sosta come spesso si verifica, in quanto non è stata emessa alcuna violazione del CdS. Ovviamente quando si riceve una multa per divieto di sosta per casi come questo, i Comuni stanno utilizzando una disposizione in maniera impropria contro gli automobilisti stessi, quindi è bene presentare ricorso.
Tra i ricorsi più presentati contro le sanzioni del codice della strada, le più frequenti riguardano proprio il divieto di sosta.
Il procedimento per contestare una multa per divieto di sosta è sempre lo stesso:
Ricordiamo che la multa per divieto di sosta, come per tutte le altre sanzioni, una volta pagata non è più ricorribile. Se invece la multa è stata pagata entro 5 giorni dalla ricevuta notifica per l’intero importo, senza fare ricorso è possibile recuperare quanto versato in eccesso (30%), rivolgendosi presso il comando della polizia municipale che ha emesso la multa per divieto di sosta.
Se siete sicuri di voler fare ricorso per una multa, assicuratevi di avere tutta la documentazione necessaria per avviare il procedimento.
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