Il 29 maggio si è tenuto a Bruxelles il convegno “(Bio)Methane, The Road to Sustainable Mobility” al quale hanno preso parte FCA, il Consorzio Italiano Biogas, che rappresenta la filiera italiana del biogas in agricoltura e CNH Industrial.
L’evento è stato un’ottima occasione per mettere in evidenza i benefici derivanti dall’uso del biometano come carburante ecostenibile e per sottolineare l’impegno delle tre società italiane nello sviluppo di questa risorsa.
Cos’è il biometano e come può essere usato
Il biometano è un gas metano ottenuto dal processo di purificazione del biogas che deriva dalla fermentazione di residui organici, quali gli scarti dell’allevamento e dell’agricoltura. Una volta purificato il biometano è utilizzabile come il metano normale per produrre calore ed energia e anche, per alimentare veicoli. Come lo stesso Michele Ziosi (responsabile dei rapporti istituzionali per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa di CNH Industrial) ha sostenuto durante il convegno, “il biometano è un carburante strategicamente prezioso, ideale per future applicazioni in campo agricolo e utilizzabile, già, nei veicoli a gas naturale su strada. Rappresenta un tassello di una vera e propria rivoluzione nel settore dei trasporti, con benefici ambientali, economici e industriali reali e immediati, un’eccezionale occasione di sostenibilità reale”.
I piani dell’Italia per lo sviluppo del biometano
L’Italia è stata uno dei primi paesi a dare l’autorizzazione all’uso del biometano (fin dal dicembre 2013) ed ha stabilito come obbiettivo quello che la produzione nazionale dei biocarburanti ecostenibili raggiunga quota 2% entro il 2020, diventando uno dei paesi con gli obbiettivi più ambiziosi in questo campo.
FCA e CNH Industrial si sono subito impegnate a fare la loro parte, proponendo una vasta gamma di veicoli già adatti all’uso del biometano. La produzione di questi veicoli, ricordano i dirigenti delle due aziende, deve, però, essere affiancata ad un ampliamento della rete distributiva di questo tipo di carburante.
Il Biomentano Fatto Bene
L’Italia non è solo leader nella produzione di veicoli a biomentano, ma anche nell’utilizzo del biomentano in altri settori. A riprova di questo primato, durante il convegno è stata presa in considerazione, come esempio virtuoso, l’esperienza della “Societa’ agricola Principi di Porcia di Azzano Decimo (Pn), che ha avviato negli anni un ambizioso progetto di sostenibilità, integrando le tradizionali produzioni vitivinicole e agroalimentari con diverse fonti di energia alternativa”. Il modus operandi di questa azienda rappresenta in pieno l’idea del “Biometano Fatto Bene” che deve essere, come ha sottolineato Piero Gattoni, presidente del Consorzio Italiano Biogas, il metodo da seguire per lo sviluppo della produzione di questo carburante.
Infatti, sebbene la realizzazione di progetti legati al biomentano sia parte integrante della strategia italiana per la riduzione delle emissioni di CO2, la produzione di questo carburante deve avvenire secondo il modello del “Biomentano Fatto Bene” che prevede siano le stesse aziende agricole o d’allevamento a produrre questo carburante attraverso la lavorazione di sottoprodotti e reflui e non società specializzate.
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