15.000 automobili Renault verranno richiamate per essere controllate e riportate a valori di emissioni consone alle norme vigenti. La decisione è stata comunicata dal governo francese in seguito alle perquisizioni e indagini partite lo scorso 14 gennaio.
Le emissioni di CO2 e NOx superiori ai valori consentiti verranno riportate a valori legali previsti, prima di poter essere messi in commercio. I controlli riguardano gli stabilimenti Renault Tech di Lardy e Guayancourte e saranno incentrati sul monitoraggio delle emissioni quando la temperatura ambientale è molto alta o al di sotto dei -17 gradi.
La casa automobilistica ha smentito categoricamente la notizia secondo cui il numero delle auto richiamate fosse di 700.000 unità, aggiungendo che le modifiche saranno svolte con un aggiornamento di un software e saranno disponibili sui motori Euro6 diesel per un investimento di circa 50 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’Italia, il Codacons ha annunciato di essere pronto ad avviare un’eventuale class action sulla scia di quella già avviata per il dieselgate Volkswagen qualora verranno riscontrate responsabilità effettive da parte di Renault.
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