La cassazione ha fatto chiarezza sulla questione dell’IVA nei risarcimenti delle assicurazioni
Negli ultimi anni si è discusso parecchio di come andasse gestita l’IVA nell’ambito dei risarcimenti danni: le compagnie assicurative, infatti, tendevano a formulare offerte prive di IVA nel caso in cui le automobili non venissero poi effettivamente fatte riparare.
Questo tipo di atteggiamento tendeva ad influenzare, in maniera neanche troppo nascosta, i danneggiati nella scelta del riparatore e anche nella decisione di riparare o meno l’autovettura.
La Cassazione quest’anno ha chiarito la situazione stabilendo che, in caso di danno, questo vada risarcito integralmente al danneggiato, comprendendo dunque anche l’IVA, da versare sia nel caso in cui si scegliesse di riparare la macchina sia nel caso contrario.
Questa decisione ufficiale, oltre a fornire una linea guida da seguire per tutte le assicurazioni e per la strutturazione delle offerte assicurative, è d’aiuto anche al fisco. Si è detto che le compagnie assicurative saranno tenute a risarcire il danno per equivalente, ovvero in denaro, di conseguenza il soggetto danneggiato sarà libero di rivolgersi al suo riparatore di fiducia a condizione di fornire un regolare documento fiscale che attesti concretamente l’intervento di riparazione dell’autovettura.
Questo obbligo, di fatto, impedirà ai riparatori di effettuare interventi senza emettere fattura, accontentandosi semplicemente dell’imponibile versato fino ad ora dalle compagnie.
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