Al ritorno dalle vacanze molti italiani hanno trovato nelle proprie cassette della posta la tanto odiata notifica di pagamento del bollo. Il bollo è una tassa di proprietà sul veicolo e che viene calcolata in base a criteri regionali tenendo conto della classe d’inquinamento della vettura e della potenza del mezzo in Kw, ma alcuni veicoli ne sono esenti:
Persone disabili:
possono richiedere l’esenzione dal bollo, su una singola vettura, di loro proprietà o intestata ad un familiare di cui il soggetto sia fiscalmente a carico, che non superi i 2.000 cc di cilindrata, se benzina, o i 2.800 cc se diesel.
Per richiedere l’esenzione bisogna presentare, 90 giorni prima della scadenza del pagamento, la documentazione all’Ufficio Tributi della regione di residenza o, nelle regioni in cui non è presente questo ufficio, all’Agenzia delle Entrate. Precisiamo che colore che hanno diritto all’esenzione del pagamento del bollo auto per disabilità non devono esporre alcun tagliando sul parabrezza dell’auto.
Gli autoveicoli, i motocicli e i ciclomotori a due, tre o quattro ruote, totalmente elettrici sono esenti dal pagamento del bollo per i 5 anni successivi all’immatricolazione, dal sesto in poi devono pagare un tassa che varia in base alla regione.
Le autovetture e gli autoveicoli alimentati esclusivamente a GPL o metano, conformi alle direttive CEE in materia di emissioni inquinanti, in generale ( ci sono alcune differenze regionali) devono pagare solo il 25% della tassa prevista per i corrispondenti veicoli a benzina
Per quanto riguarda le auto ibride, non vi è una regola nazionale e il bollo varia a seconda della regione.
Fino all’anno scorso, tutte le auto dai 20 anni di età in su erano esenti dal pagamento del bollo, ma con la Legge di Stabilità la norma è cambiata. Da quest’anno le auto con almeno 30 anni di età verranno considerate automaticamente come auto storiche e di conseguenza saranno esenti dal pagamento della tassa. Per quanto riguarda, invece, le auto dai 20 ai 29 anni esse sono esentate dal bollo solo se l’auto viene considerata d’interesse storico.
In entrambi i casi, una volta accertata l’esenzione, il proprietario della vettura deve versare una piccola tassa che varia dai 25 ai 30 euro.
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