A fine Dicembre Google ha annunciato che la prima versione della sua Google Car a guida completamente autonoma verrà testata su strada a Gennaio 2015, quindi preparatevi a vedere questa piccola macchina elettrica aggirarsi per le strade della California.
L’esistenza del progetto “guida complementare autonoma” portato avanti dal co-inventore di Google Street View, Sebastian Thrun, era già stata confermata a maggio 2014, ma è solo adesso, nel Gennaio del 2015, che la Google Car è pronta per i test su strada.
Sebbene per motivi di sicurezza e anche di legislazione, la macchina sia ancora dotata di comandi tradizionali, è perfettamente funzionante in completa autonomia, grazie al suo sistema di guida basato su un sofisticato sistema di telecamere e radar abbinato alla tecnologia GPS.
L’idea alla base del progetto della Google Car è quella di realizzare un veicolo elettrico per il trasporto urbano condiviso, ovvero che possa essere utilizzato come un autobus o un taxi, ma senza essere guidato, quindi, indipendente dal fattore umano. Secondo i responsabili del progetto, pur non essendo possibile eliminare completamente il verificarsi di incidenti, tuttavia con questa tecnologia diminuirebbero molto e, soprattutto, sarebbero meno gravi, perché si toglierebbe dall’equazione il fattore umano che, secondo le statistiche della compagnia, è la causa del 95% degli incidenti stradali.
Questo tipo di tecnologia ha, inoltre, un valore aggiunto dal punto di vista sociale perché darebbe più autonomia a persone disabili o inabili alla guida.
Google non è l’unica azienda a lavorare sul progetto di un’auto a guida autonoma, ma lo stanno portando avanti anche molte università sparse in tutto il mondo (tra cui quella di Parma) e svariate case automobilistiche come la Audi la BMW, la Mercedes, la Renault, la Nissan, la Toyota, la Volvo e la General Motors. Tuttavia i costruttori automobilistici hanno un approccio diverso da quello di Google, infatti, non puntano a realizzare direttamente un’auto a guida autonoma, ma a produrre auto sempre più autonome aumentando pian piano i sistemi per i quali non c’è bisogno della persona umana, per esempio esistono già auto che si parcheggiano da sole e presto verranno testate auto che potranno viaggiare in maniera autonoma in coda o in autostrada.
Forse la strategia portata avanti dalle case automobilistiche non è poi sbagliata: queste, infatti, aggiungono alle loro auto un sistema automatizzato alla volta e, quando il mondo, gli automobilisti e le assicurazioni lo hanno accettato, aggiungono quello successivo, presentando modelli sempre migliori delle loro automobili, senza andare incontro a problemi legislativi.
La Google Car, invece, nonostante sia già pronta per i primi test su strada, nel momento in cui volesse essere commercializzata, andrebbe sicuramente incontro a problemi legati alle normative di sicurezza dei vari Stati e a problemi riguardanti le coperture assicurative.
Se, infatti, un’auto a guida autonoma facesse un incidente su chi ricadrebbero le responsabilità? Sulla persona che ci viaggia sopra, ma non la guida, sul proprietario dell’auto o sulla Google che ha prodotto il suo sistema di guida? Inoltre, se degli Hacker o virus attaccassero il sistema di guida di queste auto, non sarebbero in grado di controllarle e, anche, di causare incidenti magari anche gravi? A tutte queste domande non ci sono ancora risposte, ma già si vocifera che alcuni stati degli Usa stanno considerando l’idea di cambiare i loro regolamenti stradali per permettere la circolazione di auto a guida autonoma.
Tuttavia il problema è ancora lontano: la Google, infatti, prevede che serviranno almeno altri 5 anni prima che la Google Car sia pronta alla commercializzazione.
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