Segnalare agli altri automobilisti la presenza in strada di autovelox o di Forze dell’Ordine impegnate ad effettuare controlli è reato. Quello che a molti può sembrare un tacito gesto di “fair play” al volante, si configura infatti come tutt’altro. La solidarietà tra guidatori al fine di evitare multe non è infatti tollerata in nessuna delle sue forme. Come dire: meglio pensare a dribblare in autonomia multe e sanzioni anziché affidarsi ai gesti (inconsulti) altrui.
Azionare gli abbaglianti per avvertire
Viaggiare sicuri è la prerogativa di ogni buon automobilista. Quante volte, però, ci è capitato di fare affidamento sulla bontà di chi incontriamo sul nostro percorso? Un esempio tradizionale e consolidato negli anni è quello di avvisare gli altri veicoli che impegnano la nostra stessa carreggiata azionando a intermittenza gli abbaglianti. Questa prassi serve a indicare la presenza di pattuglie di Polizia e Carabinieri. Tutto lecito? Niente affatto. Il lampeggio di avvertimento è infatti punito dal Codice della Strada con una multa di 42 euro e la decurtazione di un punto patente. L’art 153 Cds prescrive infatti che i conducenti spengano i fari abbaglianti, sia sulle strade extraurbane che sulle autostrade quando stanno per incrociare altri veicoli, passando agli anabbaglianti in tempo e alla distanza necessaria affinché i conducenti dei veicoli incrociati non vengano abbagliati e possano continuare il loro percorso in sicurezza.
Gruppi WhatsApp anti autovelox
La tecnologia spera però di essere sempre un passo avanti alla legge. E con essa chi ne usufruisce. Tuttavia non è così quando si viaggia. La nascita di gruppi anti-autovelox su WhatsApp ha fatto alzare le antenne alla giustizia. La procedura è semplice: si crea un gruppo aperto a più utenti sulla nota applicazione per segnalare la presenza degli strumenti atti a rilevare istantaneamente la velocità di marcia. Recentemente la polizia di Agrigento ha denunciato per interruzione di pubblico servizio ben 62 automobilisti che avevano creato una chat per segnalare la presenza di autovelox. Ora la parola passa ai giudici: secondo il Codice Penale vigente si rischia fino a un anno di reclusione.
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