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Incidenti stradali: donne meno colpevoli degli uomini

Gli uomini e le donne sono uguali? Uno dei tormentoni della musica leggera italiana del ventunesimo secolo è sconfessato dalle statistiche sugli incidenti stradali. Le più recenti diffuse dall’Istat, e relative all’anno 2016, dimostrano infatti la maggior prudenza del gentil sesso. Soltanto il 26,6% dei sinistri in cui le colpe sono chiaramente imputabili al conducente del veicolo è attribuibile ad utenti della strada di sesso femminile, con il restante 73,4% appannaggio dei colleghi maschi. Un dato che testimonia però solo in parte la maggior prudenza “rosa” quando ci si allaccia la cintura…

Sinistri stradali: in proporzione ne fanno più le donne

Le sole responsabilità inquadrano infatti parzialmente la questione. Resta infatti alto il numero di incidenti (denunciati) che vedono coinvolte le donne. Secondo i dati forniti da ANIA (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) e relativi al 2015, i guidatori maschi sono 14.102.303 (pari al 57% sul totale, con oltre l’85% di patentati tra gli over 15) e hanno provocato in tutto 797.056 sinistri. Ciò significa che la frequenza dei loro incidenti corrisponde al 5,65%.

Inferiore è il numero delle guidatrici appartenenti al sesso debole: 9.131.531, con il 63% di over 15 in possesso di patente. Queste hanno causato 539.136 incidenti, con una frequenza del 5,90%. Difficile stabilire in maniera incontrovertibile le cause, con la distrazione che resta sempre al primo posto. A determinarla sono però variabili diverse: le donne, ad esempio, si trovano più frequentemente degli uomini ad avere i bambini tra i passeggeri. Ne deriva una maggiore possibilità di perdere la concentrazione e di incappare in, pur banali, incidenti.

Perché le donne sono più a rischio

Se il girl power si traduce anche in una maggiore conoscenza del veicolo (un’indagine di Midas Italia ha rivelato che nel primo semestre del 2016 il 23,1% del totale dei clienti delle officine meccaniche sono state ragazze o signore), l’allarme scatta quando si sposta l’attenzione sui danni subiti. Da soggetti passivi, tra il 1981 e il 2016, è aumentato del 36% il numero di donne che hanno riportato conseguenze dal coinvolgimento in un sinistro. Nello stesso segmento di tempo, invece, il dato relativo agli uomini è calato del 4,2%. Ciò testimonia come il gentil sesso sia troppo spesso attore passivo della mobilità fungendo da passeggero, il posto più pericoloso in caso di impatto.

Rimanervi coinvolti significa anche dover ricorrere alla manutenzione del proprio mezzo e rivedere il premio della propria assicurazione. Se non vuoi occuparti in prima persona di tutte queste impellenze, affidati a Tiassisto24. Ti basterà registrarti per disporre di un reminder di tutte le scadenze legate al tuo veicolo.

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