Secondo quanto riportato dal Ministero dei Trasporti, le immatricolazioni auto nel mese di aprile sono state 148.807 con una crescita +24,2% rispetto allo stesso mese del 2014. Dall’inizio dell’anno, le immatricolazioni risultano 578.088 con un aumento del 16,2%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente portando il mercato auto a registrare undici mesi di crescita consecutiva.
La parte del leone lo fa il gruppo Fiat Chrysler Automobiles che nel mese di aprile ha venduto 43.339 auto con un aumento del 24,9%, rispetto allo stesso mese del 2014 e registrando, per il quarto mese consecutivo, una crescita superiore a quella del mercato.
Le vendite sono trainate principalmente dai piccoli Suv: il modello Fiat 500X risulta il più venduto della categoria con un incremento del 51% rispetto al mese precedente, seguito dalla Jeep Renegade. Insieme i due modelli conquistano il 28% del segmento. Bene anche le utilitarie che detengono il 27% del mercato, con Fiat500 e Panda che coprono 59% del segmento A e Lancia Ypsilon in prima posizione per il segmento B.
Cosa ha causato questo boom del mercato auto? L’aumento delle immatricolazioni è stato, in parte, dovuto all’aumento delle vendite per il noleggio conseguenza dell’Expo, ma non solo. Le famiglie italiane sembrano aver ricominciato ad acquistare, anche se come sottolinea Federauto “gli ordini di aprile sono stati trainati da campagne promozionali straordinarie, particolarmente efficaci sotto il profilo delle condizioni offerte alla clientela che, nel caso del contributo alla rottamazione, hanno rappresentato una leva decisiva per ‘smuovere’ gli acquisti”.
Nonostante queste promozioni, l’Unrae vede questa crescita come un buon segnale e prevede che il mercato italiano auto arriverà a 1.480.000 immatricolazioni, entro la fine dell’anno, con una crescita dell’8.8%. Il presidente dell’Associazione, Massimo Nordio sottolinea, inoltre, che “questa crescita, generata soprattutto dal poderoso sostegno commerciale delle Case e delle Reti conferma che esiste un’opportunità di ringiovanimento del parco circolante che il Governo dovrebbe cogliere. Con misure come il sostegno fiscale della detraibilità di parte dei costi di acquisto”. Infatti, auto nuove, non solo significano maggiore sicurezza sulle strade, ma anche una crescita della produzioni industriale che può’ riflettersi positivamente sul mercato del lavoro.
A dimostrazione di questa tesi, nel primo trimestre del 2015 si è registrato un aumento di un terzo della produzione industriale auto rispetto allo stesso periodo del 2014, raggiungendo volumi mai tanto alti dal 2008.
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