Una recente indagine pubblicata da Frost & Sullivan, intitolata “Strategic Outlook of Global Electric Vehicle Market in 2015”, rivela che le vendite delle auto elettriche, sebbene stiano crescendo, non lo fanno tanto rapidamente quanto vorrebbero le principali case automobilistiche.
Le stime sulla crescita del mercato delle auto elettriche
Secondo le stime della compagnia, nel 2014, sono state immatricolate, in tutto il globo, 304.683 vetture elettriche e le previsioni per il 2015 sono di 466.407 unità: una bella crescita percentuale rispetto all’anno precedente, ma non impressionante contando che il totale delle vetture vendute, ogni anno nel mondo, è circa 50 milioni.
Sebbene Nord America ed Europa assorbano la gran parte del mercato, con rispettivamente il 36% e il 27% delle immatricolazioni, né le case automobilistiche europee, né quelle americane sono riuscite a raggiungere, nel 2014, i propri target di vendita per le auto elettriche.
Cause e soluzioni del problema
Secondo Frost & Sullivan, le cause principali di questo fenomeno sono i costi elevati delle auto, i lunghi tempi di ricarica delle batterie, la mancanza di consapevolezza dei benefici ad esse connessi, ma anche il tipo di veicoli proposti dai costruttori.
Attualmente sono in circolazione 55 modelli di auto elettrica di cui oltre il 70% sono a batteria (BEV) e il 25% sono ibrido plug-in (PHEV). Lo studio ha rilevato che queste percentuali andranno cambiando, perché l’interesse dei consumatori è rivolto a vetture con un’autonomia maggiore e, quindi, veicoli di tipo eRev (auto elettrica ad autonomia estesa), equipaggiati con un generatore a benzina o gasolio, in grado di ricaricare le batterie durante la marcia.
Inoltre, come dichiara l’analista di Frost & Sullivan, Prajyot Sathe, adeguare i prodotti alla richiesta del pubblico non è abbastanza: un altro fattore fondamentale per incrementare le vendite delle auto elettriche è il miglioramento delle infrastrutture di ricarica per i veicoli. Le attuali stazioni di ricarica non sono in grado di sostenere una crescita massiva del mercato e, inoltre, la loro carenza è un ulteriore fattore negativo agli occhi dei consumatori; per ovviare al problema, alcune case automobilistiche stanno creando reti di ricarica attraverso partnership strategiche, mentre altre stanno addirittura costruendo la propria rete di super-ricarica. In questo secondo gruppo rientra la Tesla che ha, già, realizzato oltre 120 stazioni negli Stati Uniti, 75 in Europa e 25 in Asia e prevede di raddoppiarle entro la fine dell’anno.
Il fattore Cina
Un’altro fattore estremamente importate per l’aumento delle vendite e per lo sviluppo di modelli di offerta diversa, è la crescita del mercato cinese che, nel 2014, ha raggiunto il 24% delle immatricolazioni totali. Prajyot Sathe sostiene che “i più importanti produttori di veicoli elettrici, tra cui BMW, Tesla e Daimler, prevedono di beneficiare degli incentivi e dei sussidi in Cina e, di conseguenza, hanno ideato strategie di crescita per affermarsi su questo mercato. Tuttavia, in seguito alla diminuzione annuale degli incentivi del 5% in Cina, alcuni produttori stanno cercando di offrire tecnologie alternative, come i veicoli funzionanti attraverso celle a combustibile, in modo da qualificarsi per gli incentivi”.
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