Secondo la direttiva 85 emanata dall’UE, il 1 luglio 2014, dal 1 gennaio 2016, alla richiesta o al rinnovo della patente di guida, tutti gli automobilisti dovranno essere sottoposti a test volti a diagnosticare patologie legate a disturbi del sonno.
La Commissione Europea giustifica il provvedimento sostenendo che “Dall’adozione della direttiva 2006/126/CE, le conoscenze scientifiche sulle patologie che influiscono sull’idoneità alla guida si sono evolute, in particolare per quanto concerne la stima dei rischi per la sicurezza stradale e l’efficacia delle misure atte a scongiurare tali rischi. Di recente sono stati pubblicati studi e ricerche che confermano come la sindrome delle apnee ostruttive da sonno sia uno dei principali fattori di rischio negli incidenti automobilistici. Pertanto questa patologia non dovrebbe più essere ignorata nell’ambito della legislazione unionale in materia di patente di guida.” e anzi “il richiedente o il conducente in cui si sospetti una sindrome da apnea ostruttiva notturna moderata o grave deve essere sottoposto a un consulto medico approfondito prima dell’emissione o del rinnovo della patente di guida”.
Secondo gli studi condotti dall’UE, il 22% degli incidenti stradali è causata da problemi di sonnolenza diurna alla guida principalmente originati dalla OSAS. Gli incidenti generati da questa patologia, secondo il Neurologo Sergio Garbarino, rappresentante per l’Italia della Commissione Europea di esperti preposta ad approfondire il tema, costano ogni anno alla comunità europea circa un miliardo di euro. In tutta l’UE circa 4.400.000 persone, infatti, sono affetti da OSAS e e circa 2.000.000 di questi soffrono di sonnolenza diurna. Questi numeri, secondo le statistiche dell’Istat, si traducono in 40.000 sinistri in Italia e 240.000 in tutta l’UE.
L’OSAS ovvero Sindrome da apnee notturne è una malattia che comporta ricorrenti episodi di ostruzione completa o parziale delle alte vie respiratorie durante il sonno. Queste apnee provocano l’interruzione del sonno, alterando il riposo del soggetto che ne soffre e provocando, di conseguenza, sonnolenza diurna.
Dal 1 gennaio 2016, gli automobilisti a cui verrà diagnosticata questa patologia saranno sottoposti ad ulteriori controlli prima del rinnovo o rilascio della patente e dovranno subire controlli ogni tre anni per mantenerla.
Oggi non esiste ancora un protocollo europeo unico per valutare questa malattia ed è per questo che In Italia sarà compito del Ministero della Salute e di quello dei Trasporti la realizzazione dei test per valutare gli automobilisti e il loro inserimento in termini legislativi all’interno del Codice della Strada.
Se vuoi essere sempre aggiornato sulle norme e le novità del mondo auto
oppure scarica la nostra app
This website uses cookies.