Da novembre è stangata per la revisione auto, ma i drivers potranno usufruire del nuovo bonus veicoli sicuri. Come funziona e come richiederlo.
C’è la data ufficiale: dal prossimo 1° novembre entra in vigore l’aumento della revisione auto deciso dalla legge di bilancio 2021. È il decreto interministeriale firmato dal Ministero delle Infrastrutture insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze lo scorso 3 agosto che rende effettiva la modifica delle tariffe.
La vera novità è data dall’introduzione del «bonus veicoli sicuri» che protegge dall’aumento delle tariffe della revisione auto coloro che hanno acquistato un’auto nuova. Cerchiamo di approfondire come funziona, quando e come richiedere il bonus.
Il decreto interministeriale firmato dal Ministero delle Infrastrutture insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze firmato lo scorso 3 agosto prevede però una misura compensativa, grazie ad un parere positivo della stessa Autorità garante per la protezione dei dati personali: il bonus veicoli sicuri.
Il punto centrale è il seguente:
L’adeguamento della tariffa verrà comunque riconosciuto ai centri di revisione perché sarà direttamente compensato dallo Stato. Il bonus è infatti sostenuto da un fondo finanziato per circa 4 milioni di euro.
Ma come spesso accade in Italia, il fondo è molto risicato e solo pochi drivers ne potranno beneficiare (fatto salvo un eventuale rifinanziamento).
Dopo circa 13 anni, con il decreto in questione, il costo della revisione auto viene adeguato alle tabelle ISTAT. I drivers italiani dovranno pagare 54,95 euro, se eseguiranno il controllo presso le sedi locali della Motorizzazione Civile, contro i 45 euro a oggi necessari. La spesa sale a 79,02 euro, contro gli attuali 66,8 euro, se si deciderà di effettuare la revisione auto presso un centro privato autorizzato. Ma va detto che questi ultimi non prevedono le lunghe liste d’attesa in cui ci si imbatte presso la Motorizzazione.
Con un incremento del 22% rispetto alle tariffe ad oggi in vigore possiamo parlare di uno vero e proprio salasso. Il nuovo costo delle revisioni riguarda tutti i veicoli a motore come anche i rimorchi. È chiaro che l’aumento maggiore interessa i centri privati autorizzati.
In base all’art. 80 comma 14 del Codice della Strada è prevista una sanzione amministrativa dai 173 euro ai 694 euro, ma che in caso di recidiva l’importo può raddoppiare. Lo stesso CdS prevede anche la sanzione accessoria del divieto di circolazione del veicolo fino al superamento della revisione. Se si viene sorpresi a circolare con il veicolo durante il periodo di sospensione la multa diventa molto salata e va dai 1.998 euro ai 7.993 euro, cui si aggiungono 90 giorni di fermo amministrativo. In caso di recidiva scatta inoltre la confisca del veicolo.
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