Cattive nuove per gli automobilisti italiani, da ieri, 16 settembre 2015, sono scattati rincari sulle multe, volti a coprire le spese di accertamento delle sanzioni amministrative per violazione del Codice della Strada accertate dalla Polizia di Stato. Insomma, a partire da ieri, i verbali delle multe elevate dalla Polizia di Stato contengono, oltre all’importo della sanzione amministrativa, anche €15,23 per spese di notifica e accertamento.
La giustificazione ai rincari sulle multe
I rincari sulle multe giungono a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 214 del DM Interno 8.7.2015. In base a questo documento, alle normali spese di notifica pagate dal contraente della sanzione amministrativa di €11,86 (iva compresa), dal 16 settembre, sono state aggiunte €3,37 (iva compresa) per spese di accertamento.
L’aumento delle spese dipende, come si legge dal DM, dalla necessità di rideterminare gli importi dovuti alla società Poste italiane “alla luce di intervenute modifiche normative, ovvero sulla base dei maggiori o minori costi di accertamento per il responsabile del pagamento, derivanti dalle innovazioni tecnologiche e dall’applicazione di nuove soluzioni informatiche ai servizi resi dalla Società Poste Italiane spa alla Polizia Stradale.” Insomma, per spiegarla in parole povere, con la somma derivante dai rincari sulle multe si rimborsa Poste italiane per la fornitura di adeguamenti software e per i costi derivanti dalla realizzazione degli hardware e dei software, necessari a supportare i nuovi applicativi.
Inoltre, il DM stabilisce che “entro il 30 novembre e il 31 maggio di ogni anno il Servizio Polizia Stradale provvederà a verificare le spese di accertamento e di notifica dei verbali di contestazione effettivamente dovute alla Società Poste italiane Spa, per assicurare la idonea copertura economica delle suddette attività”.
Per leggere il decreto per intero, scaricalo qui:
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