Multa FCA

Brutta settimana per la Fiat Chrysler Automobiles! Non solo l’esperimento di due informatici americani ha dimostrato la vulnerabilità di alcune sue automobili a possibili attacchi hacker (per saperne di più clicca qui), ma, lunedì 27 luglio, ha, anche, dovuto accettare una multa  fino a 105 milioni di dollari da parte della NHTSA ( l’agenzia federale per la sicurezza stradale) per la cattiva gestione di 23 richiami avvenuti dal 2009 ad oggi.

La pena imposta dalla NHTSA

La vicenda aveva avuto inizio circa due anni fa, quando la NHTSA  aveva chiesto alla FCA di ritirare 2,7 milioni di vetture, il cui serbatoio rischiava di incendiarsi, se urtate da dietro. All’epoca la questione si era risolta con un accordo che prevedeva il richiamo di 1,56 milioni di veicoli, ma nel corso del tempo i richiami si sono moltiplicati e le vetture coinvolte sono diventate 11 milioni. Da qui, la decisione dell’agenzia federale per la sicurezza stradale di imporre alla FCA la sanzione record di 105 milioni di dollari, che tuttavia rappresenta solo una frazione dei 700 milioni di dollari che la compagnia avrebbe dovuto pagare, se la NHTSA l’avesse perseguita per tutti e 23 i richiami.

Come si articola la multa

Il gruppo dovrà pagare una sanzione di 70 milioni di dollari all’NHTSA e sarà sottoposto a tre anni di supervisione da parte di un osservatore indipendente che dovrà controllare le migliorie apportate dalla compagnia alle sue vetture. La FCA, inoltre, si impegna a riacquistare 500.000 Jeep, le cui sospensioni difettose possono dare problemi di controllo della vettura e a far decidere ai proprietari delle vetture difettate se riparale o restituirle.

La sanzione prevede anche che l’FCA spenda, almeno 20 milioni di dollari, per adeguarsi agli standard imposti dalla NHTSA e sancisce che la compagnia sarà obbligata a pagare ulteriori 15 milioni, se non lo farà nei tre anni di supervisione.

Reazioni

L’NHTSA e la FCA hanno rilasciato un comunitcato stampa per ribadire le proprie posizioni riguardo alla vicenda: il segretario della NHTSA  Anthony Foxx si ritiene molto soddisfatto del provvedimento perchè “con l’azione di oggi costringiamo Fiat Chrysler a prendersi la responsabilità degli errori passati e facciamo passi concreti per migliorare la sicurezza degli americani. La sanzione è un avvertimento per tutti i costruttori: il Dipartimento agisce contro chi non rispetta gli obblighi e non prende seriamente i difetti”.

Dall’altro lato, FCA accetta le conseguenze dell’accordo e, dopo aver ammesso di aver violato il  Motor Vehicle Safety Act in diverse occasioni, si impegna a migliorare la sua gestione dei richiami per riguadagnare la fiducia dei propri clienti e della NHTSA.

I problemi di FCA non sono, però finiti: nonostante il suo impegno, venerdì scorso, la NHTSA,  ha dichiarato che emetterà un nuovo richiamo contro Fiat Chrysler Automobiles, riguardo ai problemi di sicurezza informatica emersi sul modello Jeep Cherokee.

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