L’eccesso di velocità non può essere rilevato dagli autovelox che siano sistemati su strade prive della caratteristica di strada urbana di scorrimento:
Il Tribunale di Firenze con la sentenza n. 3055/2017 ha accolto la domanda di annullamento di una contravvenzione per eccesso di velocità in tale contesto perché il dispositivo, funzionante in assenza di pattuglie, era stato installato in un’area priva di banchina per la sosta di emergenza.
La sentenza è stata impugnata ma nel frattempo il pronunciamento costituisce un importante precedente, che rischia di influenzare gli orientamenti di altri Organi di Giustizia e che potrebbe aprire la strada a una serie di ricorsi in tutta Italia.
Il precedente in materia di autovelox
La sentenza, pubblicata il 26 settembre, è originata da un ricorso presentato da un automobilista, multato nel capoluogo con un apparecchio posizionato nel centro abitato, in una strada classificata dal Comune come “strada urbana di scorrimento”, ma che invece si è accertato non avesse quelle caratteristiche.
La strada urbana di scorrimento è quella dotata dei requisiti previsti dalla lett. D) del comma 3 dell’art. 2 del C.d.S., vale a dire: “strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne della carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate.” Questa categoria di strade deve essere dichiarata dal Prefetto.
La motivazione della sentenza
La sentenza ha argomentato che le multe elevate con autovelox e sistema di contestazione differita ai sensi dell’art. 201 C.d.S. sono legittime soltanto su quelle strade che per le loro caratteristiche consentono un traffico così veloce e fluido che la contestazione immediata sarebbe troppo pericolosa.
Dunque, se la polizia posiziona un apparecchio autovelox su una strada che non ha queste caratteristiche deve anche organizzare un servizio di contestazione immediata, contestazione che è la modalità normale di elevazione delle sanzioni al codice della strada.
La contestazione differita della multa con l’autovelox.
La questione della legittimità della contestazione differita è già stata presa in esame diverse volta da TiAssisto24 ed Avvocati Indipendenti: una prima volta quando si è parlato della necessità di contestazione immediata per le multe fatte in movimento; una seconda volta quando si è affrontato il tema del c.d. “street control”
Questo di cui ci stiamo occupando ora è dunque l’ennesimo caso in cui il sistema della contestazione differita della multa viene messo in discussione.
Vedremo come nei successivi gradi di giudizio sarà risolta la controversia.
#dallapartedellautomobilista
#dallapartedellalegge
Scrivi un commento