Introdotti in Italia dalla Legge Bassanini del 15 maggio 1997, gli ausiliari del traffico sono deputati alla prevenzione e all’accertamento delle violazioni in materia di sosta. Queste figure professionali possono essere di tre tipi. Esistono infatti ausiliari del traffico dipendenti pubblici, assunti da società che hanno in gestione un parcheggio a pagamento oppure dipendenti delle aziende di trasporto. Come spiegato, i cosiddetti vigilini possono fare multe relative a sosta e fermate dei veicoli, non alla loro circolazione. Ma le sanzioni che elevano sono ricorribili? E se sì, quando è possibile fare ricorso multa?
Gli ausiliari del traffico possono effettuare multe riguardanti:
Per diventare ausiliare del traffico occorre soddisfare alcuni requisiti. Bisogna aver portato a termine la scuola dell’obbligo, essere in possesso di una patente che sia almeno di tipo B e non avere carichi pendenti. Solo così ci si può iscrivere alle liste di collocamento del Comune in cui si risiede e partecipare ai corsi di formazione sul Codice della Strada. Di norma l’inquadramento lavorativo è nella categoria B3 e gli ausiliari del traffico stipendio annuo lordo è pari a 19.063,93 euro.
Come visto, insomma, gli ausiliari del traffico vanno in soccorso della polizia municipale sgravandola da alcuni compiti. La sentenza 3494/2019 della Corte di Cassazione ha recentemente stabilito che gli ispettori dei bus possono elevare multe soltanto a chi sosta o circola nelle corsie riservate ai mezzi pubblici:
Per quanto riguarda, invece, le contravvenzioni comminate alle auto in sosta vietata, queste possono essere date solo dagli ausiliari del traffico che dipendono dai comuni, oppure dalle società di gestione dei parcheggi a pagamento.
Se la multa per sosta vietata arriva da un ispettore dell’azienda di trasporto, è annullabile tramite ricorso al Giudice di pace o al Prefetto. Per verificare chi ha elevato la multa basta leggere il verbale, sul quale deve necessariamente essere riportata la tipologia di ausiliare del traffico.
Ribadendo: se la multa viene elevata dagli ispettori del bus al di fuori delle corsie riservate ai mezzi pubblici, ovvero nelle aree delimitate da strisce blu, tramite contestazione immediata o differita, è contestabile. Il verbale, in questo caso, è annullabile con un ricorso.
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