In estate, si sa, concedersi un bicchierino in più è un lusso che appartiene a molti. La possibilità di ricaricare le pile dopo un anno di lavoro o la semplice voglia di svagare, possono però portare strascichi pesanti. Specie se si è alla guida e si rischia di mettere a repentaglio la propria e l’altrui incolumità. In Italia il divieto di guida in stato di ebbrezza è disciplinato dagli articoli 186 e 186 bis del Codice della Strada. Se proprio non si riesce a resistere al richiamo dell’alcol, allora è opportuno sapere che esiste una tabella per la stima delle quantità di bevande alcoliche che determinano il superamento del tasso legale per la guida in stato di ebbrezza, pari a 0,5 grammi per litro.
Quanto si potrà bere? La risposta non è univoca, il suggerimento sì: se per superare quella asticella un uomo di 70 chili avrà bisogno di appena due lattine di birra a stomaco vuoto, sarà il buonsenso a suggerire la condotta più opportuna quando ci si siede a tavola. Soprattutto se poco dopo si ha in mente di allacciare le cinture.
Le misurazioni vengono effettuate attraverso un etilometro, uno strumento che rileva la quantità di alcol contenuta nell’aria espirata. L’esame viene ripetuto due volte a distanza di cinque minuti. Questa misura viene adottata in quanto la costituzione fisica di ogni individuo è soggettiva e, pertanto, i risultati possono essere alterati.
Inoltre è bene ricordare che, secondo quanto stabilito dalla recente sentenza 29081 della Corte di Cassazione, sarà possibile contestare una multa elevata qualora il pubblico ufficiale non abbia messo a conoscenza il soggetto controllato della possibilità di avvalersi della presenza del proprio avvocato durante il gonfiaggio del famigerato palloncino.
Guidare un veicolo oltre il tetto di 0,5 g/litro fissato dalla normativa attuale costituisce un reato. Sono previste sanzioni in ottemperanza agli articoli 186 e 186 bis del Cds e la perdita di 10 punti patente. L’elenco caso per caso.
Come visto in ogni circostanza si rischia la sospensione della patente di guida. Questa viene sempre revocata nei seguenti casi.
Inoltre, se il sinistro ha conseguenze gravi, per effetto dell’articolo 589 bis del codice penale, si viene puniti per il reato di omicidio stradale. Chiunque provochi uno scontro, secondo quanto sancito dal Ministero dei Trasporti attraverso la circolare n. 938/2016, può restare sprovvisto del titolo di guida per tre anni. La decorrenza della pena scatta dal momento della sentenza e non dall’accertamento dell’illecito commesso.
Esistono infine diverse categorie di automobilisti che non possono permettersi neppure un cicchetto. Vige infatti il divieto assoluto di guida dopo aver ingerito sostanze alcoliche per le seguenti categorie:
Se non hai saputo resistere al richiamo dell’alcool e sei stato colto in flagrante, non disperare. Su Tiassisto24 potrai infatti contestare la multa elevata, anche se il pubblico ufficiale dovesse avertela notificata correttamente. Ti basterà infatti caricare il verbale che ti è stato consegnato per ricevere entro 48 ore un parere legale sull’effettiva ricorribilità avverso la sanzione.
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