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IL DEGRADO D’USO SUI RICAMBI: RISARCIMENTO E’ INFERIORE ALLA FATTURA DI RIPARAZIONE

Le polizze Auto Rischi diversi prevedono spesso l’applicazione del degrado d’uso sui ricambi, che comporta una sensibile diminuzione dell’indennizzo, non facile da accettare per l’assicurato. Come difendersi da questa clausola e cosa fare per evitarla?

Quando veniamo coinvolti in un sinistro, oltre ad avere una serie di disagi più o meno gravi, abbiamo l’effettiva possibilità di verificare l’affidabilità e l’efficienza della compagnia presso la quale ci siamo assicurati. Spesso le polizze furto, kasko e incendio prevedono una diminuzione dell’indennizzo rispetto a quanto quantificato dal perito.

Questa differenza è dovuta appunto al degrado d’uso sui ricambi, tipologia che seppur difficile da riconoscere, è giustificata e soprattutto regolamentata. E’ noto che giuridicamente l’assicurato non può trarre un beneficio o un arricchimento dal sinistro, pertanto la compagnia deve risarcire per l’importo corrispondente al danno effettivamente subito. Ciò sarebbe di facile intuizione e riscontro, se le autovetture ed i veicoli in genere non avessero componenti che con il passare del tempo e del chilometraggio subiscono l’inevitabile usura e quindi un deprezzamento. In altri termini, a seguito di un sinistro, la compagnia dovrebbe fornire un ricambio con condizioni di manutenzione ed usura pari a quelle del ricambio che è oggetto della liquidazione.

Esempio: a seguito di un furto vengono asportati i pneumatici, ma la compagnia non può indennizzare il costo di pneumatici nuovi, perché l’assicurato otterrebbe il vantaggio di aver migliorato le condizioni del veicolo. Ma allo stesso tempo non può reperire pneumatici in condizioni uguali a quelli presenti negli istanti subito precedenti al furto. La soluzione al problema è perciò l’applicazione del degrado sull’importo della fattura di sostituzione, per ricostituire le esatte condizioni precedenti il sinistro.

In teoria il degrado dovrebbe riguardare i soli ricambi soggetti ad usura come parti meccaniche, pneumatici e batterie ( è sempre esclusa la manodopera in quanto non soggetta ad alcun deprezzamento). Infatti molte compagnie applicano il degrado su tutti i ricambi, a prescindere dal fatto che siano soggetti o meno a deperimento. Questo dipende essenzialmente dalle modalità di applicazione, in quanto ogni compagnia utilizza un sistema di calcolo differente che deve comunque essere ben indicato e specificato nelle condizioni di polizza. Vi sono infatti imprese assicuratrici che nel calcolare il degrado, rapportano tra loro il valore a nuovo ed il valore commerciale del veicolo al momento del furto ed applicano la percentuale al costo dei ricambi indipendentemente che siano soggetti ad usura o meno.

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A tale proposito portiamo un altro esempio:

a seguito del sinistro il veicolo necessita di riparazioni per € 1.200 di cui € 1.000 di soli ricambi. Il valore a nuovo del veicolo è pari a € 10.000, mentre allo stato attuale vale € 5.000. La percentuale tra valore a nuovo e valore commerciale è pari al 50% che viene applicata sull’importo dei ricambi. Mi verranno pertanto liquidati complessivamente € 700 (il 50% dei 1000 € per i ricambi + 200 €).

Ogni compagnia può utilizzare sistemi differenti ed applicare una percentuale di degrado in rapporto alla vetustà del veicolo oppure al chilometraggio effettivamente percorso, modalità che permettono entrambe di poter applicare il degrado sulle sole parti soggette ad usura e non indistintamente.

Oltre a leggere molto attentamente le condizioni di polizza e conoscere eventuali limiti del contratto assicurativo, un a delle soluzioni per ovviare al degrado è quella di assicurare il proprio veicolo con valore a nuovo, ovvero: l’importo assicurato è sempre pari a quello di listino maggiorato degli optional, senza nessun tipo di adeguamento del valore commerciale nel corso degli anni.

Tale soluzione è di certo la più onerosa, in quanto non si verifica mai una diminuzione del valore del veicolo, ma allo stesso tempo, in caso di sinistro, non viene applicato alcun deprezzamento.

La scelta migliore non esiste e mai nessuno potrà suggerirla, e di fronte di qualcosa che è aleatorio come un sinistro, non tutti sono a conoscenza degli strumenti per difendersi da alcuni “fenomeni”.

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