Un esercito tutt’altro che silenzioso. In Italia sono quasi 7 milioni i motocicli regolarmente immatricolati al Pra. I loro proprietari restano però tra gli utenti deboli della strada, come testimoniato dai dati Istat sulla mortalità stradale relativa all’anno 2017. Le 735 vittime tra i motociclisti (ai quali si aggiungono i 92 morti a bordo di un ciclomotore) fanno segnare un preoccupante +11,9% rispetto all’anno precedente che impone un alert sul tema della sicurezza. Come aumentarla e come rendere le strade sicure per i centauri? Una prima svolta in tal senso è rappresentata dalla progressiva introduzione dei guardrail salva motociclisti, che ha già restituito interessanti numeri in termini di calo della mortalità pur aumentando il numero di sinistri nei tratti in cui sono stati installati. Tuttavia il tema della prudenza deve stare a cuore in primis a chi si mette in sella e passa anche attraverso l’utilizzo del giusto abbigliamento moto. Lo suggerisce il buonsenso, lo impone la legge.
Il Codice della Strada dispone infatti l’obbligo di affidarsi a delle protezioni moto. L’articolo 171 stabilisce l’obbligo di utilizzo del casco, che deve essere indossato anche dall’eventuale passeggero. La multa per il mancato utilizzo varia da 80 a 323 euro, mentre qualora sia un minore trasportato a non indossarlo la responsabilità viene attribuita al conducente. Il disegno di Legge N. 1720 del 2010 ha inoltre disposto l’utilizzo dell’abbigliamento tecnico. Ogni motociclista ha il dovere di essere equipaggiato di guanti, giubbotto e paraschiena. Gli obblighi sono suddivisi in base alla potenza dei motoveicoli espressa in Kw.
Per essere in regola ogni indumento tecnico deve essere omologato. Soddisfatto questo requisito, ci si imbatte nell’annoso dibattito: quali sono le migliori protezioni per motociclisti? Ad andare per la maggiore sono tessuto e pelle. Volendo riassumere brevemente le caratteristiche dei due, si può asserire che il tessuto ha costi meno elevati ma attutisce con meno incisività le cadute (anche se negli ultimi anni le evoluzioni delle fibre sintetiche, come il kevlar, hanno prodotto notevoli miglioramenti), mentre la pelle ha un prezzo maggiore e un’ottima resa quando si finisce a terra. Il motivo è presto spiegato: le protezioni moto in pelle si ritraggono a contatto con l’asfalto, al contrario di quelle sintetiche che hanno la tendenza a sciogliersi.
Un altro consiglio banale per l’abbigliamento moto è quello di scegliere in base alla due ruote che si possiede e all’utilizzo che se ne fa. Brevi percorsi o tragitti urbani necessitano di un abbigliamento diverso rispetto a quello previsto per le lunghe percorrenze o per girare su pista. Le caratteristiche da ricercare nei vari indumenti sono le seguenti.
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