Tra le novità auto 2019 arriverà presto l’ingresso della targa auto personale. Voluta dal Governo M5S-Lega, questa misura servirà nelle intenzioni a ridurre le spese legate al passaggio di proprietà. Non bisogna tuttavia confondere targa personale e targa personalizzata. La prima, che ha una sequenza di numeri e lettere assegnate casualmente, seguirà l’intestatario. La seconda ha invece una sequenza scelta dall’intestatario. La novità consiste nel fatto che la targa non sarà più associata al veicolo, ma all’intestatario dello stesso. Identificherà pertanto un soggetto e sarà portabile da un veicolo vecchio a uno nuovo.
Targhe italiane: cosa prevede il Codice della Strada
La riforma del Codice della Strada approvata nel 2010 ha previsto, in teoria, una misura analoga. L’articolo 100 CdS, comma 3 bis, dispone infatti che “le targhe sono personali […] non possono essere abbinate contemporaneamente a più di un veicolo e sono trattenute dal titolare in caso di trasferimento di proprietà”. Tale riforma è però rimasta inapplicata in mancanza del decreto attuativo necessario, bloccata dalla paura di un inutile aumento ingiustificato delle pratiche burocratiche da sbrigare a fronte di un guadagno esiguo.
Portabilità targa auto nuova
Secondo quanto annunciato in Senato dal Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, invece, “l’importantissima misura porterà a breve un risparmio in termini di tempo e denaro per tutti i cittadini”. La portabilità targa automobilistica comporterà l’assegnazione di una targa personale della durata di 15 anni per chi comprerà, anche tramite la formula del leasing o in usufrutto, un mezzo nuovo: auto, moto o rimorchio. Allo scadere di questo periodo il proprietario, così come avviene per la patente, dovrà richiedere il rinnovo per restarne in possesso.
Portabilità targa auto usata
In caso di passaggio di proprietà, invece, la targa auto resta in possesso del cedente. Chi acquista l’auto dovrebbe invece mettere quella che aveva sulla sua vettura precedente. Se quest’ultimo non ne era in possesso, oppure se intende tenere anche il mezzo vecchio, dovrà richiederà una nuova targa. Infine se si vende un veicolo senza acquistarne un altro, la targa andrà staccata e l’intestatario dovrà restituirla alla Motorizzazione. Il cittadino risparmierà di fatto soltanto i 41,78 euro previsti per l’assegnazione di una nuova targa. Restano invece immutati tutti gli altri oneri attuali quali:
- Emolumenti Pra
- Diritti di Motorizzazione
- Imposta di bollo
- Eventuale IPT (Imposta provinciale di trascrizione)
Al netto del suddetto risparmio, inoltre, va aggiunto il tempo per compiere la non semplice operazione consistente nello svitamento e nel riavvitamento della targa da un veicolo all’altro.
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