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Le tariffe RC auto sono scese, in media, dell’8% rispetto al 2013: questo è quanto afferma Salvatore Rossi, Presidente dell’IVASS, durante la sua relazione sull’attività annuale dell’Autorità che vigila le assicurazioni. Nonostante questo, le polizze italiane sono ancora le più care d’Europa.

La fine della crisi

Secondo i dati dell’IVASS, il settore assicurativo ha finalmente superato la crisi del biennio 2011-2012, raccogliendo, nel 2014, quasi 150 miliardi di euro in premi assicurativi. Questa crescita mostra un aumento del 20%, rispetto al 2013, superando la media di crescita europea e portando il fatturato assicurativo a sfiorare il 9% del PIL italiano.

Dopo le perdite accumulate nel biennio 2010-2011, pari quasi a 4,4 miliardi di euro, i profitti sono tornati a salire nell’ultimo triennio di circa 5-6 miliardi l’anno e il Roe (rendimento sul capitale) complessivo per l’industria assicurativa italiana “è  salito al 9,3% (8,2% nel 2013), allineandosi a quello medio europeo. Nonostante queste buone nuove, il settore RC auto è ancora in fase discendente.

La situazione delle tariffe RC auto

Alla base del fenomeno di decremento delle tariffe RC auto medie, vi è la diminuzione degli incidenti e dei risarcimenti elargiti: il rapporto fra sinistri e veicoli circolanti è sceso al 6%, dal 7,4% del 2011,  il costo medio dei risarcimenti è sceso del 1,5% rispetto al 2014 e vi è stata una diminuzione del 17% dei risarcimenti per micro-lesioni.

Un decremento del prezzo medio dell’RC auto dell’8% sembrerebbe un fantastico risultato, se non fosse che, nonostante questo, le polizze italiane sono ancora le più care d’Europa. Durante il suo intervento, Salvatore Rossi ha ipotizzato che se il prezzo delle polizze RC auto continuasse a scendere con lo stesso ritmo, mentre gli altri paesi europei rimanessero sugli stessi livelli del 2012 “Il divario di prezzo medio fra il nostro paese e il resto d’Europa si annullerebbe entro il 2020”. Ciò significa che, anche se vi è stato una riduzione delle tariffe RC auto, tanto ancora c’è da fare per adeguarsi agli standard europei.

Ma perchè le nostre polizze sono così care? Il Presidente dell’IVASS, Rossi, sostiene che ci sono molti fattori che rendono più costose le polizze italiane, ma che la parte del leone la fanno l’enorme numero di frodi perpetuate in Italia contro le compagnie assicurative. Per combattere questo fenomeno, è stato realizzato l’Archivio integrato anti-frode (Aia) che dovrebbe permettere, attraverso il confronto con diversi database, di verificare la validità delle richieste degli assicurati. Uno scoglio molto grosso all’attivazione del progetto Aia sono, però, le assicurazioni stesse che non hanno ancora sviluppato la capacità tecnologica per gestire le informazioni di questo database e risultano in ritardo nell’adeguare le proprie strutture informatiche secondo le tempistiche proposte dall’IVASS.

Un altro aiuto per abbattere il costo delle tariffe RC auto, ricorda Salvatore Rossi, è il disegno di legge sulla Concorrenza che cerca di rafforzare la trasparenza, comparare i prodotti offerti, contenere i costi per il sistema e contrastare le frodi. Questo ddl potrebbe essere un’ottima occasione per risolvere il problema e si augura “che il legislatore approvi un testo sufficientemente innovativo, senza badare a interessi di parte che contrastano con l’interesse pubblico”.

Per ora, tuttavia, il metodo maggiormente utilizzato dagli italiani per abbattere il costo della propria polizza auto è quello di cambiare ogni anno compagnia, coloro che lo fanno, secondo le statistiche, risparmiano fino al 22%, contro un 5% di coloro che rimangono fedeli alla propria assicurazione.

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