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Tutor: come funziona di notte, in caso di pioggia e nebbia

Tra i tormentoni estivi c’è stato anche lui: torna o non torna? Funziona o non funziona? Il sistema Tutor ha rifatto la sua comparsa sulle autostrade italiane progressivamente, dopo che una sentenza della Corte di Appello di Roma aveva sancito l’irregolarità del suo utilizzo a causa di una violazione di un brevetto da parte di Autostrade per l’Italia. Chi ha sperato di poter abbattere indebitamente i limiti di velocità, è rimasto spiazzato. Il sistema di rilevamento della velocità media è tornato ad essere attivo su buona parte delle tratte autostradali dell’Italia e le multe da lui elevate non possono più essere contestate. Terminato l’esodo estivo, però, sono altri i dubbi che attanagliano l’automobilista medio, spesso in conflitto tra necessità di rispettare le regole e voglia di emulare i piloti apprezzati in Tv. Con l’autunno e le sue piogge ad incombere, ad esempio, cambiano anche i limiti imposti dai tutori? E di notte si potrà “correre” di più o di meno?

Come funziona

L’errore commesso comunemente è quello di confondere autovelox e Tutor. La differenza è sostanziale: il primo rileva la velocità istantanea, il secondo quella media. Per effettuare questa procedura, il Tutor agisce in questo modo.

  •         Il portale di ingresso rileva la tipologia del veicolo in transito
  •         Le telecamere registrano targa del veicolo e ora in cui avviene il passaggio
  •         La stessa procedura avviene al portale d’uscita
  •         Il sistema centrale, analizzando i dati forniti da entrambi i portali, calcola la velocità media

In caso di superamento della velocità media il database della Motorizzazione Civile risale all’intestatario del mezzo. Spetta invece alla Polizia Stradale accertare la violazione e notificare le eventuali sanzioni. Soltanto i dati di chi ha effettivamente infranto le regole vengono salvati.

Velocità media: i casi particolari

Prima di rispondere alle domande di cui sopra, sfatiamo qualche altro tabù. Le telecamere coprono uno spazio superiore alle dimensione delle corsie, pertanto “pizzicano” anche i furbetti che provano ad eludere la sorveglianza percorrendo la corsia d’emergenza. Così facendo si rischia soltanto di inasprire ulteriormente la multa. Inoltre tra i due portali non sono mai poste aree di servizio. Tradotto: correre e sperare di abbassare la velocità media fermandosi non è un’operazione contemplata. Attenzione anche al transito sotto i portali. Lì sono infatti presenti telecamere che rilevano anche la velocità istantanea: passarvi sotto a 140 km/h e non decelerare considerevolmente prima dell’uscita, rischia di farvi recapitare due multe. Dulcis in fundo le questioni che hanno originato gli interrogativi. Ve le spieghiamo caso per caso.

  •         Il Tutor funziona anche di notte
  •         Le rilevazioni vengono effettuate e sono valide anche in presenza di nebbia con visibilità ridotta fino a 30-40 metri
  •         In caso di pioggia, nonostante il limite di velocità si abbassi automaticamente a 110 km/h, il Tutor non registra automaticamente la variazione. La decisione spetta infatti alla Polizia Stradale, che può decidere di applicare immediatamente la riduzione. Non potendo conoscere tali determinazioni mentre si è al volante, il consiglio è quello di attenersi a prescindere al nuovo limite.

Alla nuova velocità assunta puoi sempre aggiungere un bonus chiamato tolleranza. Prima di vederti notificata una sanzione amministrativa, infatti, potrai eccedere fino al 5% il limite di velocità. Se non ci sei riuscito e hai mantenuto il piede pesante, allora è il caso che ti affidi a noi. Su TiAssisto24 potrai verificare la ricorribilità della multa che ti è stata elevata. Per farlo, ricevendo un parere dei nostri legali, ti basterà caricare entro 24 ore il verbale che ti è stato recapitato. In caso di esito positivo sarà il Giudice di Pace a risolvere la controversia.   

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