Secondo un rapporto ANIA, il numero di scatole nere istallate sulle macchine degli italiani, alla fine del 2014, era di circa tre milioni di unità, segnando il record mondiale di device per paese. Il numero di dispositivi copre il 3,5% delle auto circolanti nel bel paese, contro l’1% della Gran Bretagna e 1,5% degli USA.
Il motivo del successo delle scatole nere
Secondo l’ANIA “un simile successo è avvenuto per effetto della naturale dinamica del mercato, caratterizzata da un’offerta di prodotti e servizi sempre più evoluta e dalla disponibilità al cambiamento degli automobilisti, attirati da favorevoli condizioni contrattuali che le polizze con scatola nera recano con sé.” Soprattutto a causa dell’alto tasso di truffe assicurative, l’Italia è il paese con le polizze auto più care d’Europa, per ovviare al problema, le assicurazioni hanno accettato di dare sconti ai clienti che accettino di mondare sulle loro auto scatole nere che monitorino il loro comportamento.
In media le assicurazioni offrono ai giovanissimi (18-25 anni) una riduzione della classe di rischio e ai clienti in generale uno sconto del premio assicurativo che è stato calcolato di circa il 38% a Roma, 40% a Bologna e Napoli, fino al 60% di Palermo.
Oltre a un favorevole sconto, il contraente di una polizza con scatola nera, di solito riceve, anche, altri servizi da parte dell’assicurazione: il 95% delle compagnie offrono in aggiunta assistenza stradale in caso di incidente, il 60% intervento in caso di furto e il 15% addirittura chiamata di soccorso attraverso un dispositivo di e-Call.
Diffusione delle scatole nere
Secondo le statistiche dell’ANIA, il 49% delle polizze con scatola nera sono state vendute nel Sud Italia, contro un 31% del Nord Italia e un 20% del Centro. Di conseguenza si può concludere che le zone dove il maggior numero delle scatole nere sono installate coincide con le aree d’Italia più colpite dal fenomeno delle truffe assicurative. Infatti, la vendita di polizze assicurative con scatole nere è un ottimo modo “per abbattere i prezzi della r.c auto nelle zone ad alto rischio di frode”, ha riconosciuto il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella che si augura anche una maggiore diffusione di questi strumenti.
Le conseguenze sui comportamenti sociali
In ultimo l’ANIA ha riscontrato che la diffusione delle scatole nere ha portato ad una variazione dei comportamenti degli automobilisti, infatti, come fa notare il presidente dell’ANIA, Aldo Minucci, “laddove le polizze prevedono un ulteriore sistema premiante in termini di prezzo, a fronte di comportamenti virtuosi monitorati dai dispositivi telematici, gli italiani reagiscono positivamente: rispettano le regole e diventano automobilisti più prudenti. Stiamo insomma assistendo a una sorta di rivoluzione culturale che si accompagna anche a un costo più contenuto delle coperture assicurative”.
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