Un preoccupante vizio al quale porre un freno. Pur disciplinata dall’articolo 173 del Codice della Strada, che al comma 2 prescrive il divieto “al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore”, l’abitudine dei guidatori italiani all’utilizzo di cellulari e smartphone al volante è ormai consolidata. Neppure la consapevolezza di incappare in una multa che varia dai 160 ai 646 euro (con sospensione della patente da uno a tre mesi in caso di ulteriore violazione nel corso di un biennio) ha scoraggiato gli aficionados delle tecnologie, sebbene non esistano statistiche relative al loro utilizzo durante la guida.

Dati certi, però, sono quelli rilevati da Polizia dello Stato e Arma dei Carabinieri. Alla diminuzione del numero complessivo degli incidenti (72.015 in totale, -2,5% rispetto al 2016) si è accompagnato un aumento (1.656, pari al +2,2% nel confronto con l’anno precedente) delle vittime. Se a ciò si aggiunge che la guida distratta compare ancora tra le cause principali dei sinistri, l’associazione tra questi e l’impiego di cellulari diventa inevitabile.

Arriva lo strumento del futuro: il telelaser TruCam

Come ridurre il numero degli incidenti provocati dalle distrazioni alla guida? Nel 2017 è stato introdotto sulle strade italiane uno strumento di contrasto destinato a diventare indispensabile. Si tratta del telelaser TruCam, un’evoluzione dei comuni autovelox in grado di scattare fotografie ad alta definizione e dotato di un occhio elettronico che arriva a ispezionare fino a 1.200 metri di distanza. La sua peculiarità consiste nella capacità di fotografare l’interno dell’abitacolo, rilevando così anche eventuali infrazioni “accessorie” quali, ad esempio, il mancato impiego della cintura di sicurezza o l’utilizzo del cellulare. Inoltre, interpellando gli archivi della Motorizzazione, può stabilire se il veicolo è sprovvisto dell’assicurazione auto o se la sua revisione (obbligatoria dopo quattro anni dalla prima immatricolazione e ad intervalli di due anni dopo la prima volta) è scaduta.

TruCam: caratteristiche e limiti

Funzionante su piattaforma Linux e con una memoria di 2 GB, il TruCam è in tutto è per tutto equiparabile a un autovelox. La sua omologazione lo mette inoltre a riparo dai ricorsi degli automobilisti. Inoltre l’approvazione attraverso un decreto del 2011 lo rende immune ai ricorsi contro la violazione della privacy. Può registrare anche di notte e monitora velocità comprese tra 0 e 320 km/h. Queste le sue principali caratteristiche.

  • In automatico cattura foto e registra video ad alta risoluzione.
  • Rileva distanza di sicurezza ed è dotato di GPS e localizzazione.
  • Distingue i limiti di velocità tra automobili e camion.

I dispositivi Trucam sono stati introdotti nel 2017 sulla SS 148 Pontina nel Lazio e sulla statale 131 in Sardegna.  Ad oggi gli esemplari presenti sulle strade italiane sono circa 500. La contestazione dell’infrazione è immediata se questa avviene prima del passaggio del veicolo sotto al telelaser, altrimenti – qualora avvenga nel raggio di 1,2 chilometri successivo coperto dal dispositivo – la multa verrà notificata a casa. L’efficacia relativa alle infrazioni collaterali, quali può essere l’utilizzo del telefono, risulta tuttavia limitata. Se l’automobilista non eccede i limiti di velocità, infatti, TruCam non si attiverà per visionare l’abitacolo della macchina. Ciò significa che l’utilizzo del cellulare, così come il mancato impiego della cintura di sicurezza, verrà rilevato soltanto a fronte di un eccesso di velocità.

Dall’Australia una nuova frontiera

Un limite che mortifica parzialmente l’enorme potenziale dello strumento e che rischia di non scoraggiare affatto i “furbetti” della rete mobile. Anche per questo Oltreoceano è stato messo a punto un nuovo sistema che ha il medesimo obiettivo. È in fase di sperimentazione in Australia e, sfruttando l’intelligenza artificiale, appare in grado di verificare i comportamenti del guidatore. In particolare riuscirà a stabilire se questi avrà gli occhi sulla strada ed entrambe le mani ben salde sul volante. Per ora il test è limitato allo Stato del Nuovo Galles, ma in caso di risultati incoraggianti è prevista la sua rapida diffusione in tutta l’Australia e negli States prima, inevitabilmente, di sconfinare in Europa. Con la speranza che, ancor più del TruCam, possa fungere da deterrente per quelle condotte dilaganti e gravemente pericolose per l’incolumità propria e degli altri automobilisti.

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