Tra gli incubi ricorrenti di ogni automobilista c’è quello di incappare in una multa. A molti di noi è capitato di ritenere ingiusta la multa ricevuta e di volerla contestare. È possibile farlo? Sì, si può confutare la sanzione amministrativa derivante da una violazione del Codice della Strada purché sussistano alcune condizioni imprescindibili.

Contestare una multa: gli organi preposti

Prima di compiere ogni passo è fondamentale sapere a quali organi rivolgersi per contestare la violazione e quali siano le tempistiche per provare a far valere le proprie ragioni.

  •  Prefetto: il ricorso della multa è gratuito e va effettuato entro 60 giorni dalla contestazione o dalla notifica della sanzione. Si inoltra inviando una raccomandata al comando di polizia municipale o all’organo accertatore. La lettera deve contenere generalità del soggetto multato, indirizzo, data e numero del verbale e irregolarità contestata. Ad essa andranno necessariamente allegati copia del verbale e materiale utile a suffragare la richiesta. L’ordinanza di “risposta” del Prefetto arriverà entro 120 giorni dalla ricezione dell’atto: questa potrà annullare la multa (accoglimento) o condannare il ricorrente al pagamento di un importo doppio (rigetto) entro 30 giorni. In assenza di suddetta ordinanza, per il principio del silenzio assenso, il ricorso è da intendersi come accolto.
  •  Giudice di Pace: i tempi per presentare il ricorso si dimezzano (30 giorni) e stavolta, configurandosi come procedimento civile, sono previsti dei costi. La cifra, per sanzioni di importo inferiore ai 1.100 euro, è di 43 euro. La domanda si deposita presso la cancelleria del Giudice di Pace oppure può essere inviata tramite raccomandata A/R. A questa andranno allegate copia originale del ricorso, quattro fotocopie, fotocopia dei documenti da sottoporre all’esame del Giudice, del documento di identità in corso di validità e ricevuta del pagamento del contributo unificato dell’imposta di bollo.

Il Giudice di Pace potrà decidere se ritenere il ricorso inammissibile, convalidare la sanzione (in caso di assenza del ricorrente), annullare parzialmente o totalmente la multa, rigettare il ricorso. La presenza di un avvocato si rende necessaria solo in caso di rigetto del ricorso qualora il ricorrente decida di rivolgersi a un Tribunale. Dopo la sentenza lo stesso ha 30 giorni di tempi per pagare la sanzione amministrativa.

Quando è possibile contestare una multa

Stabilito dove ed entro quanto si può impugnare una sanzione, è il momento di capire in quali casi viene contemplata la possibilità di contestare. La premessa è basilare: se si ritiene di aver subito un torto, guai a pagare. Saldare la multa, infatti, equivale a riconoscere la propria colpevolezza e mortifica la possibilità di presentare ricorsi.

  • In presenza di un vizio di forma quali, ad esempio, la mancata indicazione della data, l’errata indicazione del modello o un’infrazione non coerente con la via nella quale viene rilevata (es. un limite di velocità sbagliato).
  • In caso di mancata omologazione degli apparecchi che rilevano l’infrazione.
  • Qualora la presenza dell’autovelox che rileva l’infrazione non sia segnalata.
  • In presenza di un verbale, relativo alla stessa infrazione, consegnato due volte.
  • A fronte di un verbale inesatto, incompleto, illeggibile o redatto da un agente al di fuori della sua zona di competenza.
  • In assenza di notifica della multa entro 90 giorni dalla data dell’infrazione (il limite si eleva a 150 giorni in caso di residenza all’estero del destinatario).
  • Se a redigere la multa siano ausiliari del traffico e questa non riguardi violazioni inerenti sosta o fermata del veicolo.
  • Qualora venga notificato nuovamente il verbale dopo il pagamento.
  • Qualora il destinatario della notifica sia il vecchio proprietario del veicolo nonostante sia già stato effettuato il passaggio di proprietà.

Se il tuo caso rientra tra quelli appena elencati, allora non ti resta che passare all’attacco e chiedere a noi di tiassisto24 come aiutarti. Tra le informazioni indispensabili da inserire nel ricorso vanno segnalate giorno, ora e località della violazione e di quale infrazione del CdS si tratta. Sarà inoltre fondamentale inserire generalità e residenza del colpevole, gli estremi della sua patente, la proprietà del veicolo e la targa, senza dimenticare che il fatto andrà inoltre dettagliatamente descritto.

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