Visionare o utilizzare il cellulare alla guida. Una pratica pericolosa ma che, col passare degli anni, è diventata abitudine. La diffusione degli smartphone e una sorta di dipendenza dagli stessi ha trasformato l’impiego del cellulare in auto una preoccupante consuetudine. Con tutto ciò che ne consegue in termini di sicurezza e incidenti. Nonostante le sanzioni previste dal Codice della Strada, ormai la maggioranza degli automobilisti ha preso un vizio difficile da togliersi. A meno di non combatterlo con deterrenti più potenti, quali ad esempio il ritiro immediato della patente. La misura, invocata dal Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli, potrebbe vedere presto la luce sulle strade italiane.

Cellulare alla guida: cosa prevede il Codice della Strada

A disciplinare oggi la materia è l’articolo 173 del Codice della Strada, disponendo che: “È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie”. Il mancato rispetto della norma, come disposto dal comma 3 bis, viene punito con una sanzione amministrativa da 160 a 646 euro e con quella accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi. Quest’ultima si applica però solo in caso di recidività dell’infrazione nel corso di un biennio.

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Ritiro immediato della patente: la proposta della Polstrada

La stretta contro i trasgressori è volta ad inasprire le regole, introducendo il ritiro immediato della patente per chi viene pizzicato alla guida con il cellulare. È infatti pleonastico sottolineare come il mancato contatto visivo con la strada, generato dall’utilizzo dello smartphone e dalla perdita di concentrazione a esso annesse, si traduce in un pericolo per la propria incolumità e per quella degli altri. Proprio la distrazione alla guida – come rilevato da Istat – resta una delle tre principali dei sinistri che si verificano sulle strade d’Italia, insieme al mancato rispetto della precedenza e alla velocità troppo elevata.

Inoltre le violazioni al CdS più sanzionate nel 2017 continuano a essere per eccesso di velocità, mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza e proprio per l’uso di telefono cellulare alla guida. Sull’argomento si è espresso, in audizione alla Commissione Trasporti della Camera, anche il primo dirigente della Polizia Stradale, Santo Puccia: “La modifica normativa che pone la possibilità di procedere alla sospensione e quindi contestualmente al ritiro della patente già alla prima violazione – ha suggerito Puccia – è di grande aiuto dal punto di vista della prevenzione e per educare in maniera più efficace gli utenti della strada”.

L’emendamento approvato il 19 luglio 2017, che prevede il ritiro della patente per tre mesi alla prima infrazione e di sei mesi in caso di recidiva, non è ad oggi ancora esecutivo. Basterà l’impulso offerto dalla Polstrada per accelerare le politiche di contrasto a questa pericolosa abitudine? In attesa di scoprirlo, se hai ricevuto una multa per questo o per altri motivi, e intendi contestarla, affidati a noi. Caricando il verbale sulla nostra app potrai ricevere immediatamente un parere legale inerente alla possibilità di ricorrere. E se proprio dovesse andarti male, puoi sempre decidere di pagarla online sul nostro sito.

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