Il tutor autostradale è lo strumento che rileva la velocità media di un veicolo in marcia. Formato da telecamere ad altissima sensibilità, riconosce le automobili grazie a delle spine elettromagnetiche presenti ai lati della carreggiata in grado di rilevarne il passaggio. Quando è in funzione ha la capacità di fotografare qualsiasi veicolo transiti sotto il portale.
Come funziona il tutor autostrada
Il principio di funzionamento è semplice. Le telecamere fotografano il passaggio di un veicolo sotto due portali, collocati a distanza di chilometri l’uno dall’altro. Avendo a disposizione il tempo di percorrenza, si procede al calcolo della velocità media. Se questa risulta essere superiore a quella consentita su quel tratto di strada, scatta la multa. In questo caso tutti i dati di percorrenza vengono trasmessi a un sistema centralizzato che interroga automaticamente il database della Motorizzazione Civile per risalire all’intestatario del veicolo. In seconda battuta spetta alla Polizia Stradale accertare l’avvenuta violazione. A questo punto il sistema compila, stampa e avvia la procedura di notifica della sanzione al trasgressore.
Come fregare i tutor? In nessuno modo…
Come abbiamo avuto modo di vedere un tutor autostrada non funziona come un normale autovelox. Entrambi forniscono un controllo elettronico della velocità, ma il primo rileva la media e il secondo quella istantanea. Per questo motivo inchiodare sotto al portare è allo stesso tempo inutile e pericoloso. È altrettanto sbagliato e nocivo:
- Passare tra una corsia e l’altra: le spine magnetiche rilevano infatti la massa magnetica del veicolo, indipendentemente da dove questi transita.
- Transitare sulla corsia d’emergenza: occhio non vede, cuore non duole? Niente di più sbagliato. Le telecamere rilevano e fotografano anche il passaggio sulla corsia d’emergenza. Inoltre, se si viene pizzicati a porre in essere un comportamento simile, fioccano anche una multa salata, sospensione e decurtazione dei punti della patente.
Se proprio si è sensibili al fascino della velocità e non si intende viaggiare sicuri, insomma, esiste un solo metodo per farla franca: fermarsi a tra un portale e l’altro per “abbassare” la velocità media. Non proprio una scelta intelligente…
Tutor autostrada attivi
I tutor autostrada non sono sempre attivi. Per sapere dove sono posizionati e quando sono attivi si possono consultare i siti di Autostrade per l’Italia e della Polizia di Stato. Pur non essendo attivi 24 ore su 24, funzionano con ogni condizione atmosferica e di visibilità e anche di notte. È inoltre utile sapere che, in caso di pioggia, nonostante la velocità massima scenda a 110 km/h, la variazione non viene registrata automaticamente a meno che la riduzione non sia impostata a mano dalla Polizia Stradale. Il tutor è in funzione indipendentemente dalla presenza del pannello con scritto “Attenzione controllo tutor”, ma affinché sia valido devono essere presenti appositi cartelli su sfondo verde e segnalazioni elettroniche, posti da un massimo di 4 chilometri a un minimo di 250 metri dai portali.
Multa tutor: come contestarla
La contestazione di una multa notificata a seguito della rilevazione effettuata dal tutor va fatta presso il Giudice di Pace. Non sempre, però, si è dalla parte del torto. Ad esempio non si è tenuti a pagare la sanzione se il verbale è incompleto. Se hai ricevuto una multa e pensi che non sia regolare, affidati a noi. Ti basterà scattare una foto al verbale e caricarla su tiassisto24 per ricevere subito un parere dei nostri consulenti sulla possibilità di fare ricorso.
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