Martedì 15 novembre è la data a partire dalla quale su scala nazionale gli enti gestori di strade e autostrade possono imporre l’obbligo di montare pneumatici invernali sui veicoli in circolazione. O comunque richiedere di disporre di catene da neve a bordo del mezzo.

Ordinanze, ma dove trovarle?

Un aiuto prezioso arriva dal sito www.pneumaticisottocontrollo.it (in generale sempre aggiornato) firmato dalle associazioni di categoria Assogomma e Federpneus che raccoglie, per aree geografiche e tratti di autostrada, addirittura le copie digitalizzate delle ordinanze originali.

Per quel che riguarda la rete autostradale, Autostrade per l’Italia offre un dettaglio completo dei tratti di rete interessati dall’obbligo alla pagina Operazioni invernali del proprio sito web.

Che sanzioni si rischia?

Le sanzioni per chi non rispetta l’obbligo dei pneumatici invernali sono contemplate dal Codice della strada e quindi fortunatamente uguali in tutta Italia. L’automobilista che circola, su strade in cui vige l’obbligo, sprovvisto di pneumatici invernali o di catene a bordo paga come minimo 41 euro nei centri abitati (art. 7 e 14 Cds) e 84 euro (art. 6 Cds) al di fuori. La sanzione può lievitare fin oltre i 300 euro. In più l’agente può imporre il fermo del veicolo finché non lo si mette in regola. E, in città, potrebbe valere l’aggravio della guida pericolosa: altri 39 euro di sanzione e decurtazione di 5 punti dalla patente.

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Giusto per chiarezza, gli unici pneumatici invernali al 100 per 100 sono quelli che recano impresso il simbolo del “fiocco di neve tra i tre picchi” (“three peak mountain snowflake” nella normativa internazionale) sul fianco. In Italia e in generale in tutti gli altri Stati europei è poi ammesso anche l’uso di pneumatici quattrostagioni M+S (“Mud & Snow”, letteralmente “fango e neve”) di solito usati su suv e mezzi 4×4 destinati allo sterrato. In Germania, a far data dal 2018 come primo impianto e dal 2024 come termine definitivo, le gomme classificate esclusivamente M+S (senza “fiocco di neve tra i picchi”) non saranno più ammesse come pneumatici invernali per le loro modeste caratteristiche di tenuta dinamica sulla neve.

Perchè è un obbligo?

Può sembrare paradossale, ma tra i motivi di sicurezza che spingono le autorità a imporre l’obbligo di pneumatici invernali ci sono proprio gli elevati standard di tenuta di strada e frenata dei mezzi più recenti.

L’adozione a tappeto dei sistemi abs che evitano il bloccaggio in frenata delle ruote può infatti avere risvolti davvero pericolosi se ci si trova a guidare su neve compatta con le gomme estive, trasformando anche a bassa velocità l’auto in uno slittino incontrollabile. Stesso può accadere per le (tante) vetture che adottano il sistema elettronico della stabilità esp (obbligatorio sulle auto di nuova costruzione dal 2012). Meglio tacere, poi, sull’”effetto galleggiamento” che possono innescare su asfalto viscido o molto bagnato gli pneumatici super ribassati impiegati da molti modelli ad alte prestazioni.

Gomme invernali o catene?

È importante sapere che il discriminante non è la presenza della neve, bensì la temperatura dell’asfalto. Quindi – a prescindere dalle precipitazioni – chi abita in una zona dove le temperature sono per mesi costantemente al di sotto dei 7°C è più opportuno monti un treno di gomme invernali; chi viceversa, vive dove il clima è mite e saltuariamente guida in montagna o dove è in vigore un’ordinanza invernale, è meglio che acquisti le catene da neve (che restano fondamentali, anche per i 4×4, in casi estremi di forte pendenza e/o neve alta e ghiaccio).

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